Record per Carla Accardi, Fabio Mauri e Rodolfo Aricò. L’arte italiana vola all’asta di Dorotheum
Aste di giugno di Dorotheum: Accardi da record e ottimi risultati anche per Tano Festa, Rodolfo Aricò, Fabio Mauri e Lucio Fontana. Grande successo per il contemporaneo storico italiano a Vienna
Che le aste di giugno della viennese Dorotheum siano una vetrina d’eccezione per l’arte italiana non rappresenta una novità: lo scorso anno fecero registrare il record per Enrico Castellani 965mila euro, con ottime aggiudicazioni anche per Lucio Fontana, Dadamaino, Piero Manzoni, Paolo Scheggi, Carla Accardi, Agostino Bonalumi. Quest’anno si replica: e anche se le cifre in assoluto restano su livelli più bassi, i record per artisti italiani in catalogo diventano ben tre, ulteriore segno di interesse del mercato anche per personaggi ancora tutti da valorizzare adeguatamente. È il caso di Carla Accardi, protagonista della scena nazionale fin dal dopoguerra con il gruppo Forma 1, scomparsa ottantenne nel febbraio 2014: il suo Biancobianco, vernice su sicofoil e tela del 1966, è andata aggiudicata alla cifra record di 234.800, partendo da una stima di 100/150mila euro.
TANO FESTA TRIPLICA LE STIME
Top price anche per un altro artista molto amato, scomparso nel 2009 ma ancora molto presente nelle dinamiche creative italiane, forte di intuizioni sempre attualissime: parliamo di Fabio Mauri, che con Lettere o Alfabeti, tecnica mista del 1972, è arrivato a toccare i 125mila euro, sopra le stime ferme a 100/120mila. E la tornata ha premiato anche un artista più riservato come Rodolfo Aricò, il cui Vertice Volante, acrilico su tela del 1967, ha più che raddoppiato le stime di 30/40mila euro, con il nuovo record di 87.500. Il prezzo più alto dell’asta, comunque, va al solito Lucio Fontana, con un piccolo Concetto Spaziale, Attesa del 1967 battuto a 735mila euro. Decisamente più interessante la conferma del momento d’oro di Tano Festa, già apprezzatissimo nelle recenti aste milanesi di Finarte: da Dorotheum il protagonista della Scuola di Piazza del Popolo è arrivato a triplicare le stime, con Da Michelangelo, n. 2, smalto su tela del 1966 aggiudicato a 179.900 euro partendo da 50/70mila.
– Massimo Mattioli
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