Una lanterna urbana: questa la caratteristica dell’ampliamento appena terminato a Quebec City, Canada, dallo studio OMA, in collaborazione con i local architects Provencher Roy. I 14.900 mq vanno a sommarsi al preesistente Musée des Beaux-Arts, attualmente collocato in un edificio storico, tra il parco e la chiesa di Saint Dominique, e aumentano lo spazio espositivo esistente del 90%.
SCATOLE TRASPARENTI
Il padiglione consiste in una serie di scatole parzialmente trasparenti impilate a sbalzo: 3 volumi di grandezza decrescente, uno per le esposizioni temporanee (50m x 50m), uno per la collezione permanente di arte (45m x 35m) e uno, più piccolo, dedicato invece al design (42.5m x 25m). Progettata come un passaggio tra il parco e la Grande Allée, la nuova struttura serve da link, “proponendosi di tessere insieme città, verde e museo come un’estensione di tutti e tre contemporaneamente”, afferma Shohei Shigematsu, giovane partner a capo del progetto.
UNO SPAZIO LIBERATO
La struttura a sbalzo è supportata da un sistema reticolare in acciaio, che consente un layout senza pilastri interni, liberando lo spazio espositivo da ingombri strutturali: sequenze di spazi collegati da un’imponente scala elicoidale, che offrono viste sul parco. Passerelle e balconi collegano gli spazi espositivi temporanei e permanenti, mentre le terrazze sul tetto ospitano esposizioni e attività all’aria aperta. Come esito della disposizione impilata, inoltre, il volume superiore sporge di 20 metri sulla strada, creando una piazza urbana utile per le funzioni pubbliche del museo e fornendo l’accesso alle gallerie, al cortile e all’auditorium.
– Giulia Mura
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