Johnny Depp salva Christie’s. Volano i Basquiat dell’attore all’asta londinese
Quasi 10 milioni di sterline per le due opere provenienti dalla collezione dell'attore. Bene anche Andy Warhol, Yves Klein e l'ormai consacrato Adrien Ghenie
Se nel complesso Christie’s non può certo esultare per i risultati della sua Asta di arte contemporanea e del dopoguerra, poco c’entra – ma di questo si era ampiamente detto – la questione Brexit. Il totale che non arriva a 40 milioni di sterline, molto meno della metà dello scorso anno, è dovuto a un catalogo indebolito da qualche ritiro dell’ultimo momento, fra cui quello di un Gerhard Richter atteso a grandi numeri. A rialzare gli umori, tuttavia, ci ha pensato l’attore Johnny Depp: due dei suoi preziosi Basquiat in vendita hanno realizzato, da soli, un quarto del totale. In particolare Pork, che partiva da una stima di 2,5/3,5 milioni, è schizzato fino a 5.122.500, mentre Self Portrait, proposto fra 1 e 1,5 milioni, ha triplicato superando i 3.5 milioni di sterline.
RECORD D’ASTA PER SEAN SCULLY E MANOLO MILLARES
Bene l’immancabile Andy Warhol, il cui Two Dollar Bills del 1962, stimato fra 4 e 6 milioni, è andato venduto per 4.450.500 sterline, così come Yves Klein, che con Sculpture éponge bleue sans titre ha spuntato 3.218.500 sterline. Si conferma la definitiva consacrazione del rumeno Adrien Ghenie, con due opere battute al doppio delle stime, Dr. Mengele a 398.500 sterline e Lidless Eye a 842mila. Va bene anche un artista raro da vedere sul mercato come il grande Nicolas de Stael, il cui Deux Vases de Fleurs, stimato 450-650mila sterline, sale fino a 1.2 milioni. Due i nuovi record d’asta, per l’americano Sean Scully con Eve aggiudicata a 902.500 sterline, e per lo spagnolo Manolo Millares con Untitled (Composition) Painting no. 4 a 842.500.
– Massimo Mattioli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati