Si svolge in contemporanea con ‘Buongiorno Ceramica’ – la tre giorni dedicata al puro artigianato ceramico, in programma in tutta Italia – Materia prima, nuova fase dell’articolato progetto che Marco Tonelli sta curando da alcuni mesi a Montelupo Fiorentino (Firenze). Sostenuto dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato – nell’ambito di Cantiere Toscana Contemporanea, promosso dalla Regione Toscana – Materia prima punta ad estendere le potenzialità comunicative, creative ed emotive della tipica produzione locale – la ceramica, celebre già in epoca medicea e rinascimentale – estraniandosi tanto dalla formula delle consolidate rassegne in topic quanto dalle biennali monotematiche. Per farlo, il progetto si muove su vari fronti: attraverso una mostra che sonda le potenzialità della materia a partire da Leoncillo e con Sculture in città, il circuito urbano in progress, destinato ad incidere in modo permanente e continuativo sul tessuto locale.
GLI INTERVENTI EN PLEIN AIR
Si sono messi alla prova con le maestranze locali e spesso con una materia fin qui del tutto estranea al loro linguaggio i quattro artisti – Ugo La Pietra, Bertozzi & Casoni, Loris Cecchini e Hidetoshi Nagasawa – artefici di altrettanti interventi per il centro storico di Montelupo Fiorentino. La realizzazione degli interventi recenti ha rappresentato nel caso di Cecchini un’autentica sfida ai limiti e alle consuetudini della lavorazione tradizionale, mentre Bertozzi&Casoni con “Naturalmente inaspettato” hanno impiegato in modo esclusivo la ceramica, Nagasawa con la sua scultura in fieri “Due giardini e cinque alberi”, destinata a Piazza 8 Marzo, ha combinato la materia con piante da frutto commestibili, come vite e ulivo. Ugo La Pietra, invitato a collocarsi davanti al Museo della Ceramica, ha dato vita ad un “velario che filtra lo spazio del museo con quello della città”.
MOSTRE MONOGRAFICHE E PROJECT ROOM
La mostra Materia Prima. La ceramica dell’arte contemporanea, in corso fino al 30 giugno su due piani di Palazzo Podestarile, indaga l’eredità di Leoncillo – il centenario della nascita è ricorso nel 2015 – attraverso gli omaggi monografici di artisti – Giuseppe Spagnulo (1936), Luigi Mainolfi (1948), Giacinto Cerone (1957-2004) e Giuseppe Ducrot (1966)- che hanno impiegato in modo innovativo e formalmente avanzato la terracotta e la ceramica smaltata. Nella stessa sede, spazio anche al format Project Room, curato da Lorenzo Cianchi – presidente del Comitato Scientifico Fondazione Museo di Montelupo e specialista di ceramica contemporanea – che continua la sua analisi sui giovani artisti italiani under 35, collaborando questa volta con Nuove//Residency di Nove di Bassano e Coefficiente H di Sticciano: protagoniste dal 2 giugno le artiste Morgane Tschiember e Irene Lupi. Alla opere dell’artista Paolo Staccioli è inoltre dedicata un’esposizione en plen air diffusa, nella quale i distintivi personaggi, tra cui i Guerrieri, realizzati a lustro incarnano memorie antiche nel centro storico.
-Valentina Silvestrini
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati