Matteo Fato e Nicola Samorì autori del Palii per la tradizionale Giostra della Quintana. A Foligno, Dame e Cavalieri incontrano l’arte contemporanea
Matteo Fato e Nicola Samorì hanno creato i Palii per la Giostra della Quintana di Foligno. Saranno assegnati ai vincitori delle gare di giugno e settembre
Svelati – in occasione del Convivio di Dama e Cavaliere – i Palii per la settantesima edizione della Giostra della Quintana di Foligno. Sono stati realizzati quest’anno dagli artisti Matteo Fato (Pescara, 1979) e Nicola Samorì (Forlì, 1977), chiamati – dopo Gabriele Porta e Tomaso De Luca – a cimentarsi con la creazione dei tradizionali vessilli del torneo cavalleresco.
IL TORNEO STORICO
La storia della giostra – riconosciuta come una delle manifestazioni storiche più coinvolgenti che si svolge in estate – ha origini seicentesche; si tratta, infatti, della rievocazione della sfida che si svolse il 10 febbraio 1613, quando cinque giovani nobili folignati imbracciarono le armi e sellarono i propri cavalli per venire a capo d’un quesito squisitamente cavalleresco: conviene di più ad un cavaliere essere nelle grazie del principe o godere del favore della propria dama?
Dal 1946 la Giostra della Quintana avviene in estate, a metà giugno, e a settembre, quando ha luogo la rivincita: gareggiano su un campo percorso di 754 mt i cavalieri dei dieci rioni cittadini, che devono svolgere il percorso in sella nel minor tempo possibile.
I PALII CONTEMPORANEI
Dallo scorso anno, grazie ad un progetto di Marta Silvi – critica e storica dell’arte – e Pierluigi Metelli – collezionista e art producer – l’esecuzione dei due palii che vengono dati in premio nelle gare di giugno e di settembre è affidata a due artisti contemporanei. Questa volta, quindi, Matteo Fato ha dipinto sulla tela non preparata gli elementi caratteristici del torneo: la lancia, l’elmo piumato, gli anelli, la statua del dio Marte, sono frutto di un lavoro di collage fotografico e di successiva rielaborazione pittorica con esiti volutamente metafisici. E’ simbolico anche il palio realizzato da Nicola Samorì: ispirandosi alle tarsie lignee disegnate da Lorenzo Lotto per la Cattedrale di Santa Maria Maggiore a Bergamo, l’artista ha insistito sull’immagine del nodo, contrapponendo una raffinata iconografia ad una pittura volutamente irregolare, che svela i pentimenti e fasi del processo creativo.
–Maria Cristina Bastante
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