“Pungi come un’ape, vola come una farfalla” è una delle sue frasi più celebri: detta in rima, come spesso faceva durante le interviste, incalzante, come su un ring. Provocatorio e battagliero, nello sport come nella vita, Cassius Clay alias Muhammad Ali è morto a 74 anni, a Phoenix, negli Stati Uniti. Da tempo malato di Parkinson, aveva fatto un’ultima commovente apparizione nella cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Londra, nel 2012: è considerato una leggenda del pugilato, ma soprattutto è un’icona tanto per le vittorie, quanto per le sconfitte, le provocazioni e le rivincite. Acclamato e fischiato, è il protagonista di un’epica sportiva che tra gli anni Sessanta e Settanta s’è legata indissolubilmente anche alla lotta per i diritti civili contro la discriminazione razziale. Ali ha ispirato molti artisti internazionali, che l’hanno ritratto: da Andy Warhol a Steven A. Kaufman a Shepard Fairey. Noi, in attesa di dedicargli un articolo più approfondito, lo ricordiamo con questa fotogallery.
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