Firenze, prime immagini del nuovo Museo degli Innocenti
Tre anni di lavori e un investimento di 12.800.000 euro per il museo che il 24 giugno si presenta alla città con un’apertura gratuita. Eccezionalmente saranno visibili da vicino i 10 celebri putti di Andrea della Robbia, restaurati dall’Opificio delle Pietre Dure
Si è misurato con un “macigno di straordinaria bellezza” il progetto architettonico dell’ultimo arrivato nella platea dei musei del centro storico fiorentino. Lo Spedale degli Innocenti, il primo brefotrofio d’Europa la cui progettazione fu avviata e portata avanti da Filippo Brunelleschi dal 1419 al 1427, è pronto per intraprendere una nuova stagione grazie al complesso intervento di restauro, riqualificazione e allestimento portato a termine da Ipostudio Architetti, guidati da Carlo Terpolilli. Il nuovo Museo degli Innocenti – affacciato su P.zza Santissima Annunziata e nelle immediate vicinanze del Museo Archeologico Nazionale e della Cattedrale di Santa Maria del Fiore – rivendica fin dal nuovo, doppio, ingresso su strada la vocazione propria dell’Istituto degli Innocenti che fortemente, assieme alla Regione Toscana, lo ha voluto e sostenuto.
BOTTICELLI, DELLA ROBBIA, GHIRLANDAIO E PIERO DI COSIMO
Con un percorso di visita chiaro, ordinato dai curatori Stefano Filipponi ed Eleonora Mazzocchi secondo tre filoni tematici – storia, architettura e arte – e una serie di azioni misurate che non compromettono la leggibilità degli ambienti storicamente più caratterizzati, il Museo raccoglie 80 opere d’arte realizzate da Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Piero di Cosimo, Luca della Robbia, Bartolomeo di Giovanni, Giovanni del Biondo, Neri di Bicci e altri.
In questo corpus, ad emergere è la temporanea esposizione del simbolo stesso dell’Istituto fiorentino: i dieci, celebri, putti – uno diverso dall’altro – di Andrea della Robbia, staccati dal loggiato brunelleschiano per rendere possibile il restauro a cura dell’Opificio delle Pietre Dure, fino al termine dell’anno in corso saranno apprezzabili ad una distanza ravvicinata, in un ambiente dell’antico Coretto delle Balie. Dal sottosuolo, dove vengono tracciate le basi storiche dell’Istituto, attraverso i personaggi significativi e soprattutto tramite la narrazione delle storie dei piccoli ospiti fino, alla scenografica loggia panoramica – il “Verone”, dove verrà ospitata una caffetteria letteraria – nei quattro piani del percorso i visitatori possono ora riannodare i fili della memoria della prestigiosa Istituzione.
LO “SPEDALE” DEI BAMBINI
Nel corso di 6 secoli di attività – tutt’ora in corso – l’Istituto degli Innocenti ha salvaguardato l’esistenza di circa 500.000 bambini in difficoltà. Frutto di una collaborazione incessante con la Soprintendenza toscana, il museo si sviluppa su una superficie di complessivi 4900 mq, cui si uniscono i cortili monumentali e i 1.300 mq del Salone Brunelleschi.
“Un luogo capace di coniugare bellezza e accoglienza – ha sottolineato la Presidente Maggi – dove i bambini venivano lasciati con la speranza di poter un giorno riunirsi al nucleo d’origine è un museo vivo, pensato per i bambini e del tutto privo di barriere architettoniche.” Significativa a questo proposito la dotazione in termini di ambienti destinati alle famiglie e ai giovani visitatori, con attività educative disponibili su tre dei quattro livelli, spazi per eventi e mostre temporanee, cui si uniscono un bookshop, la caffetteria e un punto di accoglienza attivo sette giorni su sette, pensato sia per residenti sia per turisti.
-Valentina Silvestrini
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