In Sicilia arriva Triscele, progetto di street art firmato da Merlini, Moneyless e Sten Lex
Martina Merlini, Moneyless e Sten Lex realizzeranno murales e installazioni nel paesaggio siciliano, in collaborazione con l’associazione Ritmo di Catania. Un viaggio creativo sostenuto attraverso il crowdfunding
Nell’ultimo anno Martina Merlini (Bologna, 1986), Moneyless (Milano, 1980) e Sten (Roma, 1982) Lex (Taranto, 1982) hanno avuto modo di collaborare ad una serie di opere che hanno rivelato risultati inaspettati e nuove forme di linguaggio comune.
È nata così l’idea di creare Triscele, un progetto artistico partecipato, in collaborazione con l’associazione Ritmo di Catania, realtà che negli ultimi anni si è fatta promotrice delle pratiche legate al muralismo, promuovendo il lavoro di artisti italiani ed internazionali all’interno delle città siciliane. E che in questo contesto fornirà un aiuto logistico fondamentale a Merlini, Moneyless e Sten Lex che viaggeranno attraverso l’isola realizzando opere pubbliche, sia murarie che installative, sia personali che in collaborazione l’uno con l’altro, toccando città come Messina, Catania, Ragusa, Palermo, ma anche zone rurali e costiere fuori dai grandi centri, per intervenire su piccoli spazi abbandonati, sia dell’entroterra che delle zone costiere.
UNA FIGURA MITOLOGICA A TRE GAMBE
Saranno gli artisti stessi a chiedere i permessi per intervenire su spazi pubblici e privati e sarà il viaggio stesso a indirizzare il progetto verso un luogo o un altro attraverso la disponibilità di spazi che si verrà a creare intervento dopo intervento. Triscele, dal nome dell’antica figura mitologica dell’essere a tre gambe simbolo della Sicilia e ora metafora dell’unione di tre diversi soggetti artistici, è un progetto indipendente, che si autofinanzierà attraverso donazioni in cambio di opere, multipli ed edizioni che verranno rilasciate periodicamente dagli artisti stessi sul sito dedicato.
IL CROWDFUNDING PER RISALIRE LA PENISOLA
La raccolta dei fondi – che permetterà agli artisti di viaggiare attraverso l’isola, di avvalersi dei materiali e delle strutture necessari alla produzione delle opere pubbliche in loco, e infine di realizzare un libro che documenterà l’intero percorso – non avrà limitazione di tempo, ma si protrarrà per tutta la durata del progetto, con una previsione di budget che si aggira intorno ai 20mila euro. Il suo obiettivo? Essere l’episodio pilota di un viaggio in Italia che gli artisti intendono proseguire anno dopo anno – un po’ sulla falsariga di quello di pittura e poesia intrapreso da Opiemme nell’estate del 2013 – risalendo la penisola dal suo punto più a sud, scoprendone i luoghi nascosti, accarezzandone con mano i contorni e tracciandone di nuovi, senza alterarne la storia, ma cercando di esserne interpreti e custodi.
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