Andrej Tarkovskij e le sue foto italiane. Per la prima volta all’asta 257 polaroid
Nella settimana della fiera Frieze a Londra, Bonhams batterà all'asta 257 polaroid mai viste di Andrej Tarkovskij. Scattate nei primi anni Ottanta, durante il soggiorno italiano del regista russo sono il diario intimo del suo esilio
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In occasione della settimana della fiera Frieze a Londra, il prossimo 6 ottobre la casa d’asta Bonhams metterà in vendita 257 polaroid inedite di Andrej Tarkovskij, mitico regista russo, tra i più famosi intellettuali in esilio della storia, scomparso prematuramente di cancro a Parigi nel 1986. Formatosi nella Russia di Stalin, vincitore del Leone d’Oro nel 1962 per L’influenza di Ivan e del premio del critica al Festival di Cannes per Andrej Rublëv nel 1969, il regista di Solaris sviluppò negli anni un rapporto intenso con l’Italia e con alcuni artisti e intellettuali tra cui Michelangelo Antonioni, Claudio Abbado e Tonino Guerra.
Con quest’ultimo lavorò a uno dei suoi capolavori, Nostalghia, film fortemente autobiografico, con omaggi a Piero della Francesca, girato nella campagna senese e in particolare a Bagno Vignoni.
GLI ANNI IN ITALIA
Il lavoro in Italia gli consentì di rimanere nel nostro Paese per lunghi periodi, fino al trasferimento definitivo in Europa nel 1982 (lasciando però a Mosca il figlio), in aperta ostilità con il governo russo che l’aveva ostacolato, censurato, ricattato per decenni. Nel 1983 il film fu proiettato nelle sale e il Comune di Firenze offrì ospitalità mentre lavorava al Boris Godunov di Abbado, un trionfo al Convent Garden di Londra; negli stessi mesi la corrispondenza tra François Mitterrand e Michail Gorbacev consentirà al figlio di lasciare la Russia per ricongiungersi al padre.
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Una delle polaroid di Andrej Tarkovskij che sarà battuta all’asta
IL DIARIO DELL’ESILIO
Quello che c’è nelle polaroid, scattate tra il 1979 e il 1984 e rimaste nell’archivio di famiglia fino a ora, è tutto questo: un diario sentimentale malinconico e poetico con le esperienze di vita e, allo stesso tempo, le inquadrature per Nostalghia, esistenzialiste e formalistiche. Il mercato di queste fotografie è tutto da fare; poche sono le vendite all’asta e esclusivamente avvenute a partire dal 2008. A prescindere dall’investimento, va tenuto a mente che per loro natura le polaroid sono esemplari unici privi di negativi, a tutti gli effetti testimonianza di un istante di realtà personale che, proprio per il loro autore che ha incarnato e rappresentato la figura di esule, oggi più che mai attuale.
-Antonella Crippa
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