Come spesso accade per competizioni internazionali di questo livello, i Campionati Europei di Calcio che si sono appena conclusi in Francia sono stati preceduti da un’altrettanto agguerrita competizione, ma di carattere architettonico. Fra le città quella che è andata a cercare la griffe più prestigiosa per il proprio impianto è sicuramente Bordeaux, per la quale gli “specialisti” Herzog&deMeuron – quelli che idearono assieme ad Ai Weiwei il celebre stadio olimpico di Pechino, soprannominato Bird’s Nest – hanno creato una struttura di forma rettangolare da 42mila spettatori con tetto sostenuto da centinaia di sottili colonne bianche.
AMPIO PERGOLATO IN LEGNO E FACCIATA TRASPARENTE
Nizza non ha voluto esser da meno, e per la sua Allianz Riviera ha incaricato un altro studio di rilievo internazionale, Wilmotte & Associés dell’architetto francese Jean-Michel Wilmotte. Uno studio celebre per progetti come la galleria degli impressionisti al Musée d’Orsay, le sale del Museo San Domenico di Forlì, il Pavillon des Sessions del Louvre, e oggi impegnato nel rinnovamento della Gare du Nord a Parigi, che per lo stadio da 36mila spettatori ha pensato una struttura ondulata con un ampio pergolato in legno e la facciata trasparente.
TETTO RETRATTILE CHE SI APRE O CHIUDE IN SOLI 30 MINUTI
Altri concorrenti ai campionati architettonici? Lo studio Populous per lo stadio di Lione, tetto triangolare e 59mila spettatori; Atelier Ferret architetture per l’impianto di Lille, da 50mila spettatori, facciata in rete metallica che riflette la luce diretta del sole e tetto retrattile che si può aprire o chiudere in soli 30 minuti; SCAU, studio parigino già impegnato al Grand Louvre e all’Hôpital Georges Pompidou, che ne ha progettati ben due, lo stadio di Marsiglia da 67mila spettatori, e il parigino Stade de France, 80mila spettatori. Li vedete tutti nelle immagini…
– Massimo Mattioli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati