Un caso di censura? Google oscura il blog dell’autore Dennis Cooper perché è troppo scandaloso

Google contro il blog di Dennis Cooper. 14 anni di lavoro sperimentale oscurati, forse persi per sempre. E il mondo della cultura si schiera contro il potere del Grande Fratello digitale

14 anni di lavoro cancellati da un atto censorio. Così il quotidinao The Guardian riporta la strana storia del blog di Dennis Cooper, oscurato da Google lo scorso 27 giugno, insieme all’account Gmail dello scrittore americano, oggi residente in Francia, a Parigi.
Nato nel 2002, il suo “The Weaklings”, primo approdo per tutti gli appassionati di letteratura sperimentale, era ospitato da Blogger e comprendeva scritti, ricerche, fotografie, testimonianze di performance, riguardanti sia lo stesso Cooper che la comunità di artisti che questi aveva coinvolto. Non mancava uno storytelling fatto con le gif animate, ispirato al racconto Zac’s Haunted House.
Ancora non è chiaro se il blog sia stato solo oscurato o completamente cancellato. Nella seconda ipotesi tutto il lavoro di Cooper sarebbe perso per sempre. A questo punto, lo scrittore ha rivolto diverse lamentele a Google e ha ingaggiato un avvocato per dialogare con i legali della società californiana, senza ottenere alcuna risposta.

UN BLOG SCANDALOSO
Lo scrittore è all’oscuro delle giustificazioni che hanno portato a questo atto, che nel mondo della cultura è stato già bollato come censorio, volto a cancellare voci alternative. Il blog di Cooper metteva in luce infatti temi molto scabrosi, come la violenza e la sessualità, che il racconto per immagini con le gif animate accentuava e che probabilmente non rientrava nelle policy di Google, che – come quelle di Facebook – sono piuttosto restrittive. Come riporta ancora il Guardian, Pati Hertling, avvocato e curatore indipendente, ha sollevato il tema del profondo divario che si crea tra il Primo Emendamento, che garantisce la libertà di parola negli Stati Uniti, e le idee spesso conservatrici di questo tipo di aziende, che operano come se costituissero un regno a sé. Critico, scrittore, artista performativo, autore teatrale, nato nel 1953 e tra i protagonisti di numerosi progetti in istituzioni influenti come il Centre Pompidou o la Whitney Biennale, Cooper ha raccolto immediatamente il sostegno di tutti i visitatori del suo frequentatissimo blog e di voci autorevoli del mondo della cultura, mentre la notizia sta facendo il giro del mondo. Per trovarla, ovviamente, basta digitare il suo nome su Google.

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Redazione

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