Schizzi preparatori, manifesti, pubblicità, ma anche video, gadget tematici e modelli 3D: trent’anni di lavoro dello Studio Ghibli – il più celebre studio di animazione giapponese – sono raccontati in una grande mostra, allestita fino all’11 settembre presso il Tokyo City View Observation Deck Sky Gallery a Roppongi Hills, che comprende anche scenografie, macchine volanti, dirigibili, maquette e altre creazioni che hanno contribuito ad alimentare la magia degli anime proposti da Hayao Miyazaki e Isao Takahata.
L’UNIVERSO POETICO DI MIYAZAKI
L’allestimento prende avvio da Nausicaa della Valle del Vento, film d’animazione del 1984, un anno prima della fondazione effettiva dello studio, diretto dallo stesso Miyazaki – a partire dal manga omonimo – da più parti riconosciuto come l’opera anticipatrice delle tematiche destinate a divenire identificative dell’universo Ghibli, come la questione ambientale e della caratteristica vena poetica che permea ogni narrazione. Si arriva poi – passando attraverso grandi classici come Ponyo sulla Scogliera, La città incantata, Porco rosso, Princess Mononoke o piccoli capolavori come La Ricompensa del Gatto – fino al recente The Red Turtle, la co-produzione franco-belga-giapponese che ha ottenuto il riconoscimento Un Certain Regard all’ultima edizione del Festival di Cannes, lo scorso maggio.
UNA TARTARUGA ROSSA
Dopo una prima tappa al Prefectural Museum of Modern Art di Niigata, il nuovo allestimento risulta ulteriormente rafforzato nel numero delle opere esposte proprio grazie ai materiali relativi all’anime The Red Turtle: nella nuova opera, diretta da Michaël Dudok de Wit, l’incontro tra una tartaruga gigante evocata nel titolo e un uomo muterà il corso della vita del protagonista.
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