Il giorno della Nuvola di Fuksas. Presentato il Centro Congressi a Roma. Inaugurazione prevista per il 29 ottobre 2016
Finalmente Eur S.p.A e Condotte d’Acqua S.p.a hanno aperto le porte dell’attesissimo Centro Congressi all’Eur, opera dell’architetto Massimiliano Fuksas. In attesa dell'evento inaugurale il prossimo ottobre, vi accompagniamo in anteprima dentro la Nuvola
Un cantiere complesso, terminato il 30 giugno 2016, a 18 anni dall’affidamento d’incarico e a 8 dal suo avvio: di questi, oltre alla presentazione delle 12 varianti intervenute, 4 anni sono serviti per ottenere dal Comune di Roma il permesso a costruire e 10 mesi sono invece sono stati persi dalla società a causa di un pesante stop dovuto al crack finanziario dell’azienda appaltatrice. Lentezze burocratiche, ritardi e critiche infinite dunque, ma alla fine il destino della cosiddetta “Nuvola” – il cui nome definitivo non sarà questo: dalla dirigenza fanno presente che, in seguito ad un concorso di idee in fase di lancio, in occasione del grande evento di inaugurazione, previsto per il 29 ottobre prossimo, verrà svelata la definitiva denominazione – è entrare pienamente in funzione.
UNA CONTROVERSA REALIZZAZIONE
Il nuovo Centro Congressi all’Eur – probabilmente la più controversa realizzazione di Massimiliano Fuksas, sul suolo romano poi, sua città natale – non ricalcherà quindi la sorte della Città dello Sport di Tor Vergata, opera dello spagnolo Santiago Calatrava: dopo il collaudo, previsto nei prossimi 6 mesi, inaugurerà ufficialmente al pubblico alla fine di ottobre 2016, con un evento mediatico in diretta Rai. Sarà poi pienamente operativa da gennaio 2017. Ad oggi, resta ancora da terminare la sistemazione dell’esterno, compreso il giardino antistante: un piccolo spazio di verde pubblico che si inserisce tra il manufatto e la via ad alto scorrimento Cristoforo Colombo, pensato come cuscinetto di decompressione, fisico e visivo, tra le due.
DENTRO AL NUOVO CENTRO CONGRESSI
Con un volume complessivo di 281mila metri quadri ed un costo di quasi 300 milioni di euro, iva esclusa – più una parcella per il progettista pari a 24 milioni di euro – la struttura si compone di tre elementi architettonici salienti: oltre all’ipertecnologica Nuvola – una teca di acciaio e vetro alta 40 metri, larga 70 e lunga 175 destinata ad ospitare un auditorium per 1.800 persone, con posti distribuiti tra platea e galleria, internamente rivestita da più di 4700 pannelli in ciliegio americano che assicureranno ottime prestazioni a livello acustico – sono infatti presenti anche la “Teca” e la “Lama”. La prima, con un prevalente orientamento longitudinale – è alta 40m, larga70m e lunga 175m – funge sostanzialmente da volume “contenitore” della Nuvola e dispone di una serie di sale per meeting ed incontri a capienza crescente, di un ampio foyer e di altri ambienti.
UN HOTEL DI 349 STANZE NELLA “LAMA”
Composta essenzialmente da tre livelli distinti, la Teca si costituisce di un ingresso in discesa ribassato rispetto al filo stradale – stratagemma noto in architettura, usato anche da Gehry per il Guggenheim di Bilbao – di una sala Plenaria da 9000 mq, rimodulabile grazie all’utilizzo di gigantesche porte a soffietto che la rendono versatile e divisibile fino a 16 volte, e di una piastra, raggiungibile tramite grandi scale mobili; quest’ultima funge essenzialmente da base per la Nuvola. Ricettiva, infine, è la funzione della Lama – altezza 55 m, lunghezza 126 m e larghezza 14 m – al cui interno troverà posto un albergo con 439 stanze che funzionerà in forma autonomia dal centro congressi: la cui gestione è ora sul tavolo di discussione del gruppo dirigente; presente anche un parcheggio interrato con 600 posti auto.
ASPETTATIVE PER LA CAPITALE E PER IL PAESE
La struttura, tecnologicamente complessa, è stata realizzata grazie all’azione sinergica di un enorme gruppo di lavoro che l’ha resa efficiente e altamente antisismica – nonostante la massiccia superficie di vetro che la costituisce, la quantità di acciaio che possiede è 3 volte quella utilizzata nella realizzazione della Torre Eiffel – ed ha visto la partecipazione di un gran numero di operai specializzati, con punte di 270 uomini/giorno.
“A valle di un percorso complesso ed impegnativo – ha sottolineato Roberto Diacetti, Presidente di EUR S.p.a – realizziamo una grande opera, importante sia per la città di Roma, sia per il Paese. Tale realizzazione connoterà il quadrante Eur non solo come business district ma anche come attrattore del turismo congressuale, consentendo a Roma di posizionarsi al pari delle grandi capitali del mondo.”
UN GIRO D’AFFARI DI 350 MILIONI ALL’ANNO
Sulla base delle stime annunciate da Enrico Pazzali – amministratore delegato EUR S.p.a, società proprietaria del Centro, quando la struttura entrerà pienamente in funzione il proprio giro di affari potrebbe aggirarsi intorno a 350 milioni di euro l’anno. Inoltre, a pieno regime inoltre, a detta della società amministratrice – la stessa che gestisce la Fiera di Milano, altra opera virtuosa di Fuksas – il Centro sarà capace di apportare alla Capitale, ma in generale al sistema paese, “un incredibile indotto”. “Appare superfluo ma desidero esprimere tutto l’orgoglio di Condotte per aver partecipato alla realizzazione di un’opera così importante destinata a caratterizzare in maniera significativa la nostra città” – ha dichiarato Duccio Castaldi, Presidente del Consiglio di Gestione di Condotte. “Il centro congressi di Roma, nato da una visione architettonica innovativa, sarà il luogo ideale per ospitare eventi e persone da tutto il mondo. L’impegno del nostro gruppo è stato notevole.”
In attesa dell’inaugurazione e dell’apertura ufficiale, ecco la nostra fotogallery, con le immagini scattate per noi da Lucilla Loiotile…
– Giulia Mura
http://www.fuksas.it/it
http://www.eurspa.it/
http://www.condotte.com/it/index.aspx
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