Torna Ragusa Foto Festival, un trampolino di lancio per giovani fotografi e un laboratorio di creatività contemporanea che si svolge da qualche anno in Sicilia, nel cuore del Mediterraneo, tra i palazzi storici di Ragusa Ibla, una delle più belle città barocche d’Italia. Sin dalla prima edizione, nel 2012, la rassegna è riuscita a guadagnarsi una posizione nel panorama delle manifestazioni dedicate alla ricerca contemporanea e al fotogiornalismo d’attualità.
Così, forte dei suoi quasi 15mila visitatori, quest’anno si rinnova: a partire dalla direzione, affidata all’artista Giorgio Barrera, una vita dedicata alla ricerca fotografica, una serie di premi e di mostre istituzionali all’attivo, in Italia e all’estero, e un progetto sperimentale in corso, Fotoromanzo Italiano, lanciato in rete nel 2011 insieme ad Andrea Botto e Marco Citron. E poi, cambiano le date, prorogate di un mese (dal 22 luglio al 21 agosto 2016) e le sedi, che diventano tre: Palazzo La Rocca, Palazzo Cosentini e la Chiesa San Vincenzo Ferreri.
UN FESTIVAL CHE NON SI GUARDA, SI VIVE
“Ragusa Foto Festival, alla quinta edizione, rafforza la sua identità e continua a raccontare la nostra terra”, commenta Stefania Paxhia, direttore esecutivo e ideatrice del RFF. “Allarga lo sguardo al Mediterraneo, come spazio e insieme di culture. Il Festival non si guarda, ma si vive. A partire dai workshop che saranno occasione di partecipazione attiva dove, per esempio, ognuno, fotografo e non, può imparare a costruire un fotolibro, con il supporto di Bruno Ceschel, editore di grido nell’ambito dell’autoproduzione del libro fotografico; oppure entrando a far parte di un progetto creativo di alta qualità rivolto a fotografi, videomaker, giornalisti, architetti, curiosi e anticonformisti, e dedicato a un tema caldo come l’Incompiuto siciliano”.
UN WORKSHOP CON ALTERAZIONI VIDEO. E SE SALTASSE PER ARIA UN’INCOMPIUTA?
Proprio quest’ultimo argomento sarà oggetto di un workshop intensivo – dal 18 al 21 luglio – a cura di Alterazioni Video: per 4 giorni e 4 notti, chi lo vorrà – le iscrizioni sono ancora aperte, con una quota richiesta di 100 euro – potrà collaborare insieme al collettivo artistico per produrre elaborati, fotografie, video, interviste, sculture, plastici e performance. Al termine dei lavori, a Palazzo Cosentini saranno esposti tutti i materiali prodotti. E a proposito delle tante opere incompiute disseminate per il territorio siciliano, stavolta la provocazione del gruppo, in tema di riprogettazione e riconversione, è radicale: “E se lo facessimo saltare in aria?“. Questo il titolo del workshop, con riferimento al Palaroma di Comiso, struttura sportiva mai completata, ridotta a rudere, circondata da erbacce e recentemente danneggiata da un incendio.
DALLE ROVINE DI PALMIRA ALLE GALLERIE SICILIANE
Il ricchissimo programma culturale entrerà nel vivo durante le giornate inaugurali – dal venerdì 22 al lunedì 25 luglio – coinvolgendo i numerosi artisti, addetti ai lavori, critici e operatori culturali presenti. Per proseguire con mostre, workshop, talk, proiezioni (il film-documentario Calma e Gesso – in viaggio con Dondero di Marco Cruciani, in omaggio a Mario Dondero), un Circuito Off e le tradizionali letture di portfolio, affidate a Daniele De Luigi, Renata Ferri, Giulia Zorzi e Flavio Franzoni.
L’obiettivo? Promuovere, stimolare e condividere l’arte della fotografia con un pubblico interessato alle sue diverse combinazioni, declinate sul tema di quest’anno: Il linguaggio del territorio, quello dell’area mediterranea.
Accanto alla personale di Moira Ricci, col suo ‘stralunato reportage’ sulla Maremma, e ai due film a volo d’uccello di Olivo Barbieri, tratti dal ciclo Site Specific, una preziosa mostra storica presenterà circa 70 stampe tratte delle lastre in vetro 9×12, realizzate nel 1910 dal filantropo e viaggiatore Tony André: un’indagine sul sito archeologico di Palmira, che arriva direttamente dagli archivi dell’ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Mibact).
Infine, il 24 luglio, un talk a cura di Helga Marsala, concepito come un dialogo e una riflessione corale sulla scena delle gallerie siciliane. A raccontare del loro percorso, delle sfide legate al mercato e all’art system locale, delle esperienze nazionali ed internazionali, delle difficoltà incontrate e le collaborazioni culturali avviate, saranno – insieme a vari ospiti – i direttori di La Veronica (Modica), CollicaLigreggi (Catania), Francesco Pantaleone e RizzutoGallery (Palermo): le maggiori gallerie presenti sull’isola, impegnate sul fronte del contemporaneo e della giovane arte.
Per info e iscrizioni al workshop di Alterazioni Video:
Federica Vero, tel. +39 388 6165081
[email protected]
www.ragusafotofestival.it
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