I diritti delle immagini di Salvador Dalì non sono della Fondazione. Una sentenza storica in Spagna
Tutto inizia con una causa di copyright, ma la soluzione è inaspettata. La Fondazione Dalì non detiene i diritti di immagine dell’artista. A sancirlo una storica sentenza della Corte Suprema Spagnola
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Una fondazione che porta il nome di un artista è in genere dedicata alla promozione e alla tutela dell’immagine dello stesso. La storia che arriva dalla Spagna mette in dubbio questo assioma lapalissiano, presentando uno scenario molto diverso. La Corte Suprema Civile spagnola si è pronunciata contro la Fondazione Dalì, in una causa tra la stessa ed una organizzazione di Barcellona, dichiarando che la Fondazione non possiede i diritti esclusivi per l’immagine dell’artista. La denuncia, partita nel 2009, citava la società Faber Gotic e il suo proprietario per aver utilizzato in una campagna pubblicitaria il nome ed una immagine di Dalì per promuovere una mostra di sculture dell’artista al Royal Artistic Circle di Barcellona.
![Salvador Dalì, Reminiscenza archeologica dell’Angelus di Millet](http://www.artribune.com/wp-content/uploads/2016/02/Salvador-Dal%C3%AC-Reminiscenza-archeologica-dell%E2%80%99Angelus-di-Millet-480x360.jpg)
Salvador Dalì, Reminiscenza archeologica dell’Angelus di Millet
UN’EREDITÀ PER LA SPAGNA
In questa occasione la richiesta della Fondazione non è stata accolta perché la corte, pur riconoscendo che il copyright fosse stato violato, ha ritenuto che l’immagine dell’artista non fosse stata danneggiata. Ma non è l’unico caso e pare che denunce di questo tipo abbiano insospettito la Corte Suprema, così il 21 giugno 2016 è arrivata alla risoluzione che la Fondazione dedicata a Dalì sia più interessata a fare denaro sfruttando l’immagine dell’artista che a portare avanti, alto, il suo nome.
La decisione emessa rischia di diventare storica, raccogliendo l’eredità vera e propria dell’artista. Nel 1982, infatti, questi aveva dichiarato che “La Spagna è la unica e sola erede di tutti i suoi beni, diritti e produzione artistica”. La Fondazione fu istituita un anno dopo da Dalì stesso e in virtù di ciò lo Stato cedette i suoi diritti. Ma chi la fa la aspetti. La Corte ha infatti dichiarato che con la morte dell’artista si sono estinti i diritti legati alla sua persona e, con questi, anche i diritti di immagine.
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