Non si hanno ancora notizie delle modalità di partecipazione a The Others, la fiera di arte contemporanea emergente, nata a Torino nel 2011, che ha annunciato le date della nuova edizione sul proprio sito (3-6 novembre 2016), senza però confermare la location: quelle ex Carceri Le Nuove che da qualche anno sono sempre in forse fino all’ultimo. L’unica certezza è che non sarà più Olga Gambari a dirigerla, perché in quegli stessi giorni (27 ottobre-6 novembre) – in piena settimana delle arti contemporanee – la curatrice, critica d’arte e giornalista torinese sarà il direttore artistico di un nuovo progetto artistico: NESXT. Ideato e prodotto dall’Associazione ArteSera, che realizza l’omonimo progetto editoriale, sempre diretto da Gambari, NESXT si pone come network internazionale rivolto alla produzione artistica e culturale indipendente, informata da criteri di ricerca e innovazione: spazi no profit, collettivi, artist run spaces e associazioni.
RETE, NIDO, FUTURO
Nel suo nome incarna l’idea di rete (NET) – l’osservatorio che censirà le realtà operanti nel settore attraverso un’apposita schedatura – insieme a quella di nido (NEST) e di futuro (NEXT) , che guarda a progetti attivati sul territorio nazionale e internazionale durante tutto l’anno. Gli obiettivi? Essere una rete di relazioni in divenire, con appuntamenti distribuiti nel corso dell’anno, e nello stesso tempo, rappresentare un luogo fisico reale, una volta l’anno, attraverso il festival NEST che avrà sede a Torino, durante la settimana delle arti contemporanee.
Questo rappresenterà il cuore del progetto NESXT, e sarà dotato di un circuito off che coinvolgerà realtà no profit e spazi di ricerca sul territorio cittadino e, soprattutto, di una mostra centrale di 20 progetti selezionati tramite call.
LA CALL FOR ENTRIES
A tal proposito, a partire dal 15 luglio, gli spazi no profit, collettivi, artist run spaces, associazioni culturali con sede sul territorio nazionale potranno candidarsi presentando delle proposte espositive, performative e sonore, ma anche che contemplino più formati (per esempio una mostra con un live o una performance) consentiti dalla natura del luogo: Q35, ex spazio industriale in via Quittengo 35, in zona via Bologna. Una nuova area di espansione della città, a cavallo dei quartieri Aurora, Regio Parco e Barriera di Milano, che contempla nelle vicinanze progettualità creative di varia natura: la galleria Franco Noero, lo spazio Cripta747, l’associazione culturale Variante Bunker, i Bagni di Via Agliè, i Laboratori di Via Baltea 3.
Chi selezionerà questi 20 progetti? Un comitato scientifico composto da: Lorenzo Balbi, assistente curatore alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Pietro Gaglianò, critico d’arte e curatore; Andrea Lacarpia, direttore artistico di Edicola Radetzky e di Dimora Artica; Roberta Pagani, curatore indipendente che dal 2013 al 2015 ha collaborato alla direzione artistica di The Others; Marco Scotini, Direttore artistico del Pav di Torino e del FM Centro per l’Arte Contemporanea di Milano; Giangavino Pazzola (Osservatorio NET), curatore e project manager per lo sviluppo locale a base culturale,ha sviluppato diversi progetti e conferenze in collaborazione con istituzioni e spazi no profit. La dead per partecipare alla call è fissata al 10 settembre.
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