32mila opere Bauhaus archiviate da Harvard, per il centenario della scuola di Weimer

Il centenario nel 2019 sarà festeggiato con un archivio digitale e con una grande mostra nel Museo della prestigiosa università

L’anniversario del Bauhaus? Noi lo festeggiamo con un archivio online. Parola dell’Harvard Art Museum, lo spazio collegato alla famosa Università nel Massachusetts, che si sta preparando al centenario della scuola modernista nel 2019 con un progetto da urlo. Sono infatti più di 32mila le opere catalogate nel database online, come riporta The Harvard Gazette, house organ dell’università. Il mega archivio offrirà inoltre documenti, strumenti di approfondimento e molto altro ancora. Ideato da Robert Wiesenberger, curatore presso il museo, “The Bauhaus Special Collection” – questo il nome – dà l’opportunità di visionare fotografie, tessuti, quadri, giornali e molto altro ancora.

IL BAUHAUS
Fondato dall’architetto Walter Gropius a Weimar nel 1919, il Bauhaus promuove la collaborazione tra discipline creative come parte di un progetto utopico. In un mondo segnato dalle dittature e dalle guerre, nomi come Josef Albers, Wassily Kandinsky, Paul Klee, tra gli altri, hanno inseguito il sogno di una società ideale attraverso la formazione, l’educazione, l’intervento diretto dell’arte e della cultura in tutti gli aspetti della vita quotidiana, una idea di comunità e di dialogo contro gerarchie e sistemi di potere. Come è noto, il progetto di Weimar chiuderà per questioni politiche nel 1925, spostandosi a Dessau e, successivamente fino al 1933 a Berlino. Non è difficile immaginare quali siano state le motivazioni che abbiano spinto i suoi promotori, soprattutto Mies Van Der Rohe, e i suoi studenti a porre fine all’esperienza. Nel suo ultimo anno di vita fu intimata la chiusura dalla Gestapo nazista. “Non è un caso che un vasto archivio di materiale Bauhaus risieda ad Harvard” ha spiegato Wiesenberg. L’ Università è stata infatti – spiega – un luogo chiave per la ricezione, la documentazione e la diffusione dell’idee della scuola, sia durante la sua breve vita che dopo. “L’Università è stata inoltre il primo luogo negli States ad ospitare una mostra sul BauHaus, nel 1930. Gropius stesso ha inoltre presieduto il dipartimento di Architettura presso la Scuola di Design dal 1937 al 1952”. I rapporti tra Harvard e Bauhaus non finiscono qui, sono moltissimi e saranno festeggiati e raccontati nel 2019 anche con una mostra.

Santa Nastro

http://library.harvard.edu/art

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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