Il caso letterario Stoner diventa mostra al #FLA Pescara Festival 2016. Un crowdfunding per sostenerla

Sette artisti contemporanei fanno vivere i personaggi, le storie e le atmosfere del romanzo pubblicato cinquant’anni fa, in una mostra impaginata come un libro

Un romanzo pubblicato nel 1965 in America, ignorato per quasi cinquant’anni, è diventato un caso letterario in Europa, dopo che la popolare scrittrice francese Anna Gavalda, leggendolo in inglese nel 2011 se n’è perdutamente innamorata e ne ha comprato i diritti per tradurlo.
Da quel momento Stoner – questo il titolo del romanzo in questione scritto dallo statunitense John Williams – è diventato un bestseller in Italia (pubblicato nel 2012 da Fazi Editore), Inghilterra, Olanda, Francia, Spagna, Israele e poi negli Stati Uniti.

IL CASO LETTERARIO, NATO IN RETE
Definito sul New York Times da Morris DicksteinIl romanzo perfetto”, oggi è considerato un classico, l’altro filone letterario americano che si contrappone al genere del Grande Gatsby.
Stoner, raccontando la biografia di un anonimo professore universitario che, a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale affronta i drammi e le passione di una vita “normale”, rappresenta un po’ il compendio della vita di tutti, con la sua forza e le sue debolezze. Una parabola esistenziale che ha scatenato un entusiasmo senza precedenti, soprattutto in rete, dove prontamente si è creata una vasta community di sostenitori.

Eleonora Roaro alias Edith. Still del video

Eleonora Roaro alias Edith. Still del video

UNA MOSTRA IMPAGINATA COME UN LIBRO
Per questa ragione Cinzia Compalati, curatore e conservatore presso il Sistema museale de La Spezia e Andrea Zanetti, Presidente YAB (young artists bay) hanno deciso di lanciare un crowdfunding internazionale sulla piattaforma crowdarts per finanziare la mostra Stoner. Landing Pages – liberamente ispirata al romanzo di John Williams -, da realizzare al #FLA Pescara Festival 2016, la kermesse letteraria che si svolgerà nella città abruzzese dal 10 al 13 novembre.
Gli artisti coinvolti – Mauro Fiorese, Roberta Montaruli, Stefano Lanzardo, Eleonora Roaro, Jacopo Simoncini, Giuliano Tomaino, Zino sono stati invitati a lavorare ciascuno con il proprio linguaggio – scultura, fotografia, installazione, video – interpretando i protagonisti del romanzo e dando vita a un allestimento che è una vera e propria impaginazione. Ed è in questa volontà di creare un’esposizione “emotiva”, intimistica ed immersiva dentro le pagine del romanzo, di dare forma a un sentire condiviso, non solo dai curatori e dagli artisti, ma anche dal pubblico di Stoner, che si nasconde la forza del progetto. Che, attraverso il crowdfunding online fino al 16 settembre, permetterà a tutti di farne parte, diventandone i co-produttori.

https://www.crowdarts.eu

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Redazione

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