Ferragosto con l’arte. Ecco tutti i musei statali che resteranno aperti lunedì 15 agosto
Quest’anno l’apertura è ancor più straordinaria, visto che la festività ricorre di lunedì, consueto giorno di chiusura per gran parte dei luoghi della cultura nazionali
“Solo l’Italia può offrire questo mix di bellezze ai viaggiatori di tutto il mondo e per troppo, troppo tempo l’abbiamo dimenticato“. Non manca una vena polemica nelle parole con cui il ministro dei beni culturali Dario Franceschini commenta la scelta di tenere aperti i musei statali italiani per Ferragosto: “non è una opportunità soltanto per le persone rimaste nelle città ma anche per le centinaia di migliaia di turisti italiani e internazionali che possono legare una vacanza al mare o in montagna con qualche ora legata all’arte”. Un’apertura ancor più straordinaria, visto che quest’anno la festività ricorre di lunedì, consueto giorno di chiusura per gran parte dei luoghi della cultura nazionali. L’offerta è quindi molto ricca, e farà felici i tanti turisti ai quali spesso tocca considerare il lunedì un giorno “buttato” nei propri programmi culturali: e che invece guadagneranno tempo trovando porte aperte in tantissime mete classiche, dal Colosseo a Pompei, gli Uffizi, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria con i Bronzi di Riace, il Museo Egizio di Torino, gli Scavi di Ercolano, solo per citarne alcuni.
A ROMA CHIUSI MAXXI E MUSEI VATICANI
Non mancano le eccezioni, difficilmente comprensibili, anche se riguardanti luoghi non ascritti ai “musei statali” e quindi fuori dalla gestione del Mibact: come il Maxxi ed i Musei Vaticani, per restare solo alla piazza romana. A Roma resterà chiuso anche il Macro, mentre molti musei big, pur non coordinati dall’iniziativa del Ministero, resteranno straordinariamente aperti a Ferragosto: da Ca’ Pesaro a Venezia alla Triennale e il Triennale Design Museum di Milano, il MAMbo e il Museo Morandi a Bologna, il MAN a Nuoro, il Mart a Rovereto, il Castello di Rivoli. Ma la panoramica è molto ampia – l’elenco completo delle aperture, gli orari e il costo dei biglietti sono consultabili sul sito www.beniculturali.it – e come spesso accade queste situazioni forniscono anche lo spunto per “scoprire” musei meno noti, o più appartati. Quanti conoscono, ad esempio, i resti dell’antica città italica nell’area archeologica di Alba Fucens a Massa d’Albe in Abruzzo? Quanti hanno già ammirato le opere di Carlo Levi al Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna della Basilicata a Matera, o gli affreschi apocalittici dell’Abbazia di Pomposa a Codigoro, lungo l’antica strada Romea che conduceva i pellegrini dall’Europa centrale e orientale? O ancora le rovine della capitale dei Sanniti a Pietrabbondante in Molise?
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