L’artista Marco Fedele di Catrano celebra in Svizzera il nuovo tunnel ferroviario del Gottardo: ecco le immagini della sua opera

Il lavoro dell’artista romano, all’interno di una mostra collettiva all'Haus für Kunst Uri di Altdorf, rievoca la storia dell’iniziatore del primo progetto di ferrovia del Gottardo

Inaugurata il 1 giugno 2016, la galleria di base del San Gottardo, con i suoi 57 km di lunghezza che collegano le località svizzere di Erstfeld e Bodio, sarà il tunnel ferroviario ad alta velocità più lungo del mondo, quando entrerà operativamente in funzione l’11 dicembre, dopo i necessari test di collaudo. Un evento di portata storica che l’artista Marco Fedele di Catrano, romano, ma residente da molti anni in Svizzera, ha deciso di tematizzare con un’opera d’arte – intitolata J.H.A.E.V.G. – all’interno dell’esposizione collettiva Dall’altra parte, curata dalla direttrice dell’Haus für Kunst Uri di Altdorf Barbara Zürcher – in corso fino al 28 agosto – anche presso la fondazione Kunstdepot di Göschenen e la Fondazione Sasso San Gottardo sul Passo del San Gottardo. In queste tre sedi temi come la casa, la migrazione, la mobilità e la rappresentazione del paesaggio sono affrontati in vario modo dai diversi artisti coinvolti nel progetto.

UNA STATUA DELLO STATISTA LIBERALE ALFRED ESCHER
Fedele di Catrano ha scelto di confrontarsi con lo spazio del museo di Altdorf, città in cui lo scultore Richard Kissling collocò la nota statua di Guglielmo Tell, considerata come uno dei pochi monumenti di identità nazionale in Svizzera, realizzando anche per la piazza della stazione di Zurigo la statua dello statista liberale Alfred Escher. Ed è proprio a questo punto della storia che si colloca il lavoro dell’artista romano: Escher fu, infatti, iniziatore del primo progetto di ferrovia del Gottardo (lavorandoci fin quasi a morirne), oltre che fondatore della Credit Suisse, del Politecnico di Zurigo e delle prime assicurazioni svizzere. Nel 1880, alle celebrazioni in occasione del traforo, il pioniere della ferrovia svizzera non c’era perché non fu invitato, ostracizzato dal mondo politico che lo aveva prima osannato e poi allontanato a causa del potere straordinario che deteneva nel ricoprire tante cariche pubbliche e ruoli chiave dell’economia. Del modello della sua statua, realizzata da Richard Kissling otto anni dopo la sua morte per la piazza della stazione di Zurigo, resta oggi solo il busto. Una leggenda narra che il resto del corpo fu gettato nel lago di Zurigo dopo la morte dell’artista. In uno dei depositi della città, Fedele di Catrano ha ritrovato il busto di Escher che toccava il soffitto, sorretto da una costruzione di cemento. Il disegno dello stesso basamento architettonico che sorreggeva la scultura è stato poi riprodotto negli spazi del museo Haus für Kunst Uri, e il busto originale, trasportato ad Altdorf, posizionato nello stesso modo ripercorrendo quel momento e lo stesso rapporto tra la scultura e il soffitto. Il confronto con la storia e l’identità svizzera è stato, così, tematizzato nel contesto della nuova apertura di Alptransit, il grande cantiere di collegamento ferroviario tra nord e sud che da ora velocizza i trasporti attraverso il nuovo foro del Gottardo.

http://www.hausfuerkunsturi.ch/haus-fuer-kunst-uri/aktuell.html

 

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