Un’opera di Leonardo da Vinci – ora presso gli Uffizi – tornerà per la prima volta nella terra d’origine dell’artista dopo oltre 500 anni dalla sua realizzazione. Lo hanno annunciato, con ben tre anni di anticipo, il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, il Curatore del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi, Marzia Faietti, il Direttore del Museo Leonardiano e della Biblioteca Leonardiana di Vinci, Roberta Barsanti, e l’Assessore alla Cultura del Comune di Vinci, Paolo Santini durante un incontro di lavoro agostano. Si tratterà di un evento nell’evento perché Il Paesaggio – questo il titolo del disegno in questione – sarà esposto per cinque settimane a Vinci, la cittadina che a Leonardo diede i natali il 15 aprile 1452, a partire dal 5 agosto 2019: dunque, in occasione del 500esimo anniversario della morte del genio.
UN’IMMAGINE DEL VALDARNO
Proveniente con ogni probabilità dal più antico fondo collezionistico mediceo, il foglio – prima opera datata dell’artista (5 agosto 1473) – ora custodito al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi, si ricongiungerà idealmente alle terre d’origine del maestro, il Valdarno inferiore, che ne sono state la fonte d’ispirazione. La scena rappresentata mostra, infatti, un paesaggio fluviale, caratterizzato da due promontori scoscesi, punteggiati da castelli e da altri segni della presenza umana, con alberi, cespugli e in lontananza campi coltivati, molto somigliante al paesaggio appunto del Valdarno.
ANTESIGNANO DI UN GENERE
“Il famoso Paesaggio degli Uffizi” – sottolinea Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi – “talmente celebrato da essere comunemente ricordato con il suo numero di inventario (8P recto), può considerarsi tra i primi paesaggi autonomi nel disegno occidentale, e costituisce la più precoce testimonianza grafica dell’artista”. Sarà dunque un evento epocale per Vinci che si troverà ad accogliere un’opera originale del suo illustre concittadino nei locali del museo che porta il suo stesso nome e che espone una delle più importanti collezioni di modelli dell’artista, ricostruiti sulla base dei suoi preziosi disegni: “Nessun’altra opera è così simbolica del legame di Leonardo con Vinci e i luoghi circostanti” – conclude Roberta Barsanti, Direttore del Museo Leonardiano e della Biblioteca Leonardiana di Vinci.
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