Lungo l’intera Penisola, da nord a sud, isole comprese, c’è un immenso patrimonio – quello dei cosiddetti Musei Ecclesiastici (Musei Diocesani, di Cattedrali, Chiese, Confraternite) – sconosciuto ai più, scarsamente segnalato dalle guide turistiche delle città e soffocato da un’immagine polverosa che è assolutamente lontana dalla realtà di queste istituzioni.
Per ovviare a questa situazione e in occasione del suo 20esimo compleanno l’Amei (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani) – che riunisce e coordina oltre 200 musei aderenti – ha deciso di festeggiare questo importante traguardo stilando una lista di siti imperdibili da visitare durante le vacanze estive, di cui daremo qui una breve selezione.
AFFRESCHI, MOSAICI E ARTE CONTEMPORANEA
Si parte dalla Val D’Aosta, con gli affreschi dell’anno 1000 ritrovati nel sottotetto della Cattedrale di Aosta, di recente restaurati. Spostandosi a est, in Trentino, non è possibile lasciarsi sfuggire il Museo Diocesano Tridentino che, ospitato nello storico Palazzo Pretorio in piazza Duomo, include nel percorso di visita l’area archeologica sottostante la cattedrale romanica, con i resti della Basilica paleocristiana di San Vigilio e preziosi mosaici pavimentali. In Lombardia, si possono trovare collezioni di arte contemporanea come la Collezione Paolo VI a Concesio (BS ) che vanta circa 7mila opere di assoluti protagonisti del Novecento italiano e internazionale tra cui Matisse, Chagall, Picasso, Dalí, Magritte, Kokoschka, Severini, Sironi, Morandi, Casorati, Hartung.
LE TELE IN BLU
In Piemonte, la Valle di Susa offre, accanto a una costellazione di monasteri e abbazie – la Sacra di San Michele a Sant’Ambrogio di Torino su tutti – il nuovissimo circuito del Sistema Museale Diocesano costituito dai musei di Bardonecchia, Giaglione, Novalesa, Susa e San Giorio di Susa, ciascuno impreziosito da rare opere di scultura lignea, oreficeria, pittura. Scendendo al mare in Liguria è da segnalare il Blu di Genova: 14 tele cinquecentesche, in fibra di lino tinta con indaco, sulle quali sono dipinte a monocromo Scene della Passione, provenienti dall’abbazia benedettina di San Nicolò del Boschetto in Val Polcevera e considerate a pieno titolo illustri antenati del jeans.
I TESORI DELL’UMBRIA
Scendendo verso il Centro Italia, in Umbria, l’itinerario suggerito da Amei è una sorta di “pellegrinaggio” d’arte ad Assisi, tra Giotto, Giunta Pisano e Cimabue. Nel Lazio piuttosto recente è il Polo Monumentale Colle del Duomo a Viterbo, costituito dalla Cattedrale di San Lorenzo, dal Palazzo dei Papi e dal Museo del Colle che, oltre alle sezioni archeologiche e d’arte sacra con il “tesoro dei Papi”, conserva preziosi dipinti e la discussa pala michelangiolesca della Crocefissione.
IL SUD E LE ISOLE
Scendendo ancora più a sud, in Calabria, è stato di recente riaperto il Museo Diocesano di Rossano Calabro, riallestito con una nuova musealizzazione dedicata al pezzo più importante della collezione, il Codex Purpureus Rossanensis, uno dei più antichi evangeliari esistenti al mondo, miniato in pergamena tinta di rosso e datato tra il IV e il VI secolo, dichiarato nel 2015 bene UNESCO. Anche nelle isole non mancano imperdibili siti Amei: in Sicilia, a Catania il Museo Diocesano con le sue terrazze panoramiche rappresenta uno dei più grandi musei ecclesiastici italiani; mentre in Sardegna irrinunciabile è la visita al Museo del Duomo di Cagliari che, attiguo alla Cattedrale di Santa Maria, custodisce il Trittico di Clemente VII, opera di bottega fiamminga su modelli di Rogier van der Weyden.
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