Artissima 2016: presentata a Milano l’ultima edizione della fiera diretta da Sarah Cosulich
Appuntamento milanese per la presentazione dell’edizione 2016 Artissima, l’ultima con Sarah Cosulich in veste di direttore. Tanti i progetti speciali, ma la fiera non soffre la concorrenza di un Miart in crescita?
Dopo quattordici anni di matrimonio con il Gruppo Unicredit, sponsor principale di Artissima, la presentazione milanese della fiera non poteva che essere nuovamente al secondo piano della Torre di Piazza Gae Aulenti. A introdurre la ventitreesima edizione (dal 3 al 6 novembre al Lingotto), sono stati de visu Sarah Cosulich Cannarutto ed Eva Fabbris, coordinatrice della sezione Back to The Future, in differita anche Luigi Fassi, che, in un video-messaggio dalla Finlandia, ha presentato gli artisti di riferimento dei programmi di Present Future (fra i quali: Rodrigo Hernandez, Julien Creuzet, Renato Leotta e Igshaan Adams).
L’ULTIMO ANNO DI SARAH COSULICH (?)
Sebbene sia circolata la notizia che, a sorpresa, Sarah Cosulich Canarutto desideri nuovamente proporsi per la direzione di Artissima, la sua decisione, perlomeno durante la conferenza stampa di Milano, non è stata annunciata (decisione di partecipare al concorso bandito per la nomina del nuovo direttore – a mandato e proroghe scaduti – con un progetto innovativo anche sotto il profilo gestionale ed economico della rassegna). Sono state, in verità illustrate, come ogni anno, ulteriori cure e curatele introdotte dalla fiera, come Dialogue nuova sezione dedicata a stand che presentano tre artisti al massimo, le cui opere sono messe in relazione tra loro secondo un progetto coerente.
PROGETTO SPECIALE ALL’AEROPORTO PER THOMAS BAYRLE
Novità anche logistiche, con New Entries che avrà una nuova sezione distaccata e in prossimità dell’ingresso, diversa rispetto alle altre gallerie. Per4rm, sezione dedicata esclusivamente alle performance, alla sua terza edizione avrà come curatori il collettivo olandese If I Can’t Dance I Don’t Want to be part of Your Revolution; mentre Simone Menegoi curerà il progetto espositivo corpo.gesto.postura, presentando una mostra formata da opere provenienti sia da collezioni private sia da collezioni pubbliche della città. Si aggiungono Flying home, progetto di allestimento di un’installazione di Thomas Bayrle all’Aeroporto di Caselle; What is Experimental, dibattito a cura di Stefano Collicelli Cagol che vedrà avvicendarsi i curatori di spazi non profit di tutto il mondo e infine Mutina Project ‘This is not a Prize’, settimo premio e novità assoluta che permetterà all’azienda di selezionare un artisti in mostra e di supportarlo durante un progetto futuro.
PAURA DI MIART?
Dei numeri di Artissima 2016 vi abbiamo già detto (193 gallerie per il 2/3 straniere, con più di 2000 opere in mostre e con oltre 50 curatori e direttori di museo nelle giurie dei molteplici premi), cosa non sappiamo è cosa succederà allo scadere del regno Cosulich. Potrebbe accadere, ad esempio, che Milano, con Miart in netta crescita, riesca a sottrarre un altro primato ad oggi eminentemente torinese, com’è successo con il Salone del Libro? “Io mi identifico con la città di Torino”, risponde la direttrice in carica, “e conosco le sue grandi potenzialità. Più volte gli ospiti di Artissima, provenienti da tutte le parti del mondo, sono rimasti sorpresi dalla rete forte e accogliente che la fiera ha saputo creare attraverso l’arte. É un fattore unico, intrinseco della città, una leva di forza peculiare di Torino che come incubatore di progetti detiene un primato di iniziative e progetti incrementale, durante la prima settimana di novembre. Un primato difficilmente cedibile”.
– Ginevra Bria
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