Caccia ai turisti cinesi. La Palazzina di Stupinigi su WeChat, il social più usato in Cina
Sito in cinese e profilo sui più popolari social in Cina per una delle Residenze sabaude che conserva due Gabinetti in stile. Punta a conquistare il nuovo turismo colto proveniente dall’Estremo Oriente
Se ti trovi in Cina o vuoi semplicemente intrattenere relazioni sociali o di affari con la comunità cinese e non usi WeChat non sei nessuno. Per correre ai ripari la Palazzina di Caccia di Stupinigi, impegnata in un’imponente campagna informativa per conquistare il nuovo turismo colto cinese, ha attivato un profilo su questa app di messaggistica istantanea per smartphone più alla moda nella Repubblica Popolare Cinese – con i suoi 760 milioni di utenti attivi al mese -, sullo stile di Whatsapp o Telegram o lo stesso Messenger, ma con molti più servizi integrati, come PayPal, Facebook, Uber, Amazon, Expedia, Spotify. Ma non si è limitata a questo, perché ha aperto un account anche sulla terza piattaforma mondiale di messaggistica QQ, con una media di 860 milioni di utenti mensili. Il tutto dopo aver messo online, da pochi giorni, il nuovo sito in lingua cinese dedicato al gioiello juvarriano che, dal 1729, rappresenta il fiore all’occhiello della capitale sabauda. Ad occuparsi della gestione web una redazione specializzata con sede a Shanghai che, con il suo lavoro, punta a conquistare l’attenzione di 2.500 high-spender entro la primavera del 2017, ma anche a gratificare i cinesi che – pur vivendo nel nostro Paese – continuano a coltivare il legame con la lingua e gli strumenti di comunicazione del paese d’origine.
DUE GABINETTI CINESI
Un legame antico, quello della Palazzina con l’Estremo Oriente: all’interno dell’edificio juvarriano ci sono, infatti, due Gabinetti cinesi in cui arredi e elementi decorativi – fra cui la carta da parati dipinta a tempera e importata dalla Cina meridionale a inizio del 1700 – sono caratterizzati dal gusto per l’esotismo, uno dei filoni decorativi più diffusi del XVIII secolo. I Commissari della Fondazione Ordine Mauriziano – che gestisce i beni culturali dell’antico Ordine Mauriziano, tra cui la stessa Palazzina – sottolineano che “il collegamento diretto con le piattaforme cinesi si deve – come l’intero servizio di fruizione – alle sole capacità organizzative interne. Un risultato non banale se si pensa che i colleghi di Versailles si sono dimostrati interessati a seguire le stesse modalità di contatto da noi elaborate. Speriamo che anche questo serva a risolvere il paradosso che continua a vedere la gestione della perla delle Residenze sabaude affidata alle sole e stressate risorse economiche proprie: un caso unico nel panorama delle attività museali pubbliche nazionali“. La partecipazione insieme alle altre istituzioni della Città di Torino al MPT-EXPO (Museums and Relevant Products and Technologies > Exposition) – la più importante fiera dedicata all’industria museale in Cina che si tiene a Chengdu dal 14 al 19 settembre -, completa il lancio della destinazione “Palazzina di Caccia di Stupinigi” sull’immenso mercato del turismo cinese.
– Claudia Giraud
www.stupinigi.cn
www.ordinemauriziano.it
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati