Sono a tutti gli effetti di Los Angeles, ma ho lasciato il cuore in Oklahoma. Questo sembrerebbe un po’ il sottotitolo alla vicenda che vede protagonista Ed Ruscha. Mentre il Moca, il Museo della città in cui vive, gli dedica un documentario di sette minuti, omaggio alla carriera, intitolato Every Building on the Sunset Strip (1973), scritto e diretto dal regista Felipe Lima, con la voce narrante dell’attore Owen Wilson, l’artista fa ancora parlare di se con un gesto filantropico davvero generoso. Quale istituzione non vorrebbe, infatti, nella sua collezione un nutrito corpus di opere dell’artista americano?
OKLAHOMA MON AMOUR
Nessuno certamente rifiuterebbe. Ora, a realizzare questo desiderio, e senza spendere un soldo, non sarà qualche museo leader del sistema dell’arte contemporanea internazionale, bensì un museo universitario, il Fred Jones Jr. Museum of Art dell’Università dell’Oklahoma, che ha annunciato che l’artista, insieme a sua moglie Danna, ha deciso di donare 30 opere provenienti dalla loro collezione privata (13 firmate da Ruscha e le restanti da altri illustri colleghi). La motivazione di questo importante gesto è sicuramente di carattere affettivo: Ruscha, infatti, originario del Nebraska, ha vissuto ad Oklahoma City dal 1941 al 1956, e anche se il suo presente è in California ha evidentemente mantenuto un legame particolare con questo territorio. Nel 2012 infatti il museo ha svolto una importante campagna di fundraising per acquistare il suo No Man’s Land, realizzato nel 1990.
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