Mantova Capitale della Cultura. Sul Lago Inferiore l’arcipelago artificiale di Joseph Grima

Punta a riattivare il legame tra la città e l’acqua l’installazione che Joseph Grima ha progettato per la Capitale Italiana della Cultura 2016. Un intervento che ha coinvolto anche alcuni detenuti del carcere cittadino. Ecco il work in progress

Sul Lago Inferiore della città lombarda stanno sorgendo le sette isole-piattaforme dell’ Arcipelago di Ocno, operazione che costituisce un ulteriore step nel processo di rigenerazione del tessuto urbano intrapreso dall’amministrazione mantovana in carica. In questo percorso si colloca anche la nuova illuminazione delle Pescherie di Giulio Romano.
Mantova è circondata da tre laghi, la cui presenza è stata storicamente intesa a livello di barriera” racconta Lorenza Baroncelli, assessore alla Rigenerazione urbana della città che abbiamo raggiunto telefonicamente “È grandissima la loro potenzialità, possono divenire parte integrante del centro storico. Per farlo va attivato un nuovo rapporto, interpretando la natura non esclusivamente nell’accezione di ‘belvedere’”.

UN PAESAGGIO FLUTTUANTE
In questa direzione si colloca dunque il progetto sviluppato dall’architetto Joseph Grima, con il team di Space Caviar: un “paesaggio fluttuante”, collocato di fronte al Castello di San Giorgio, destinato a inserirsi “in quella che è la cartolina classica di Mantova come una presenza contemporanea, capace di relazionarsi con il patrimonio storico” prosegue Baroncelli.
Arcipelago di Ocno – la denominazione attinge alla mitologia greca e romana: Ocno, infatti, era il figlio del dio Tiberino e dell’indovina Manto e viene citato nell’Eneide di Virgilio come fondatore e primo re di Mantova – si compone di 7 piattaforme galleggianti, di forma circolare, in posizione tangente tra loro. Direttamente accessibili le une alle altre, e saldamente ancorate tramite pesi, hanno diametri che variano da 4 a 20 metri. Per raggiungerle, sarà predisposta un’imbarcazione. Si tratta di un layout che può continuare a crescere, dando vita ad un arcipelago ancora più numeroso, nei prossimi anni.

Arcipelago di Ocno, Mantova 2016

Arcipelago di Ocno, Mantova 2016

FINALITÀ , IMPIEGO E ASPETTATIVE
Duplice è l’obiettivo esplicitato da Baroncelli in merito: “Così facendo, puntiamo a riportare il Lago al centro dell’attenzione soprattutto della cittadinanza, in un’ottica di rigenerazione. Inoltre, si tratta di un’operazione di marketing. Mantova è un gioiello, una città meravigliosa nella quale si fa un po’ fatica a pensare il contemporaneo all’interno del patrimonio monumentale. Tuttavia, rientra nella nostra responsabilità lasciare in eredità interventi che possano crescere nel tempo e questo sarà uno dei lasciti legato all’esperienza di Mantova Capitale della Cultura 2016.” Prendendo le distanze dell’idea di offrire, a quanti lo desidereranno, esclusivamente l’opportunità di passeggiata a pelo dell’acqua, l’Arcipelago si candida ad assicurare un’esperienza di sosta e di visione.

PALCOSCENICO E LABORATORIO
Per farlo inverte la modalità, fin qui univoca, di interpretazione della superficie lacustre, assegnandone un ruolo attivo. Molteplici saranno le modalità di gestione delle piattaforme: potranno divenire, nel loro complesso, il palcoscenico per spettacoli dal vivo, ai quali il pubblico assisterà dalla riva; potranno avere un uso misto, accogliendo sia artisti sia spettatori per specifiche esibizioni o iniziative, così come concretamente attuabile è l’impiego in laboratori destinati a bambini e ragazzi, nella pesca sportiva o in altre attività.

Arcipelago di Ocno, Mantova 2016

Arcipelago di Ocno, Mantova 2016

UN NUOVO SPAZIO URBANO
Infine, in alcune specifiche giornate, l’Arcipelago si candiderà a divenire un vero e proprio spazio di sosta urbana, dall’alba al tramonto: “Anche in assenza di un evento, si potrà accedere con la barca e trascorrere il tempo che si desidera su queste isole, osservando la città dall’acqua”. Oltre ad una ditta specializzata, al montaggio stanno partecipando anche detenuti del carcere di Mantova, un’iniziativa finalizzata a “dargli la possibilità di recuperare il rapporto con la cittadinanza, contribuendo a realizzarne un luogo nuovo che avrà un forte impatto sulla vita di molte persone.” Il primo “banco di prova” per l’Arcipelago, la cui inaugurazione è attesa per le prossime ore, sarà l’imminente Festivaletteratura: la manifestazione, giunta al ventennale, nel corso di cinque giorni convoglierà in città 400 scrittori e artisti. Ad aprirla sarà un’attesa iniziativa alla presenza dello scrittore Jonathan Safran Foer.

Valentina Silvestrini

 

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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