Mario Cucinella progetta la nuova sede del rettorato dell’Università Roma Tre
Lo studio bolognese incaricato di realizzare nell’area ex Ente Consumo un complesso architettonico destinato alle attività di gestione e pianificazione della didattica. A qualificarlo la centralità delle tematiche energetiche e ambientali
Rientra nella serie degli interventi al vaglio di Roma Capitale relativi all’insediamento di Roma Tre – il polo universitario che fin dagli anni Novanta si è sviluppato nel quadrante Ostiense\Garbatella della Capitale – , il progetto affidato allo studio Mario Cucinella e relativo alla nuova sede del rettorato che vi presentiamo con queste immagini, in anteprima. Già “riconosciuto di particolare pregio e qualità architettonica”, come indicato in una nota del febbraio 2015 sul sito urbanistica.comune.roma.it, l’edificio sarebbe prossimo ad intraprendere il percorso di attuazione: si tratta di un project financing la cui gara è stata definitivamente assegnata qualche giorno fa. Ora una rapida conferenza dei servizi potrebbe portare all’inizio dei cantieri nel primo trimestre del 2016. Con un programma funzionale articolato su nove livelli fuori terra, la struttura sarà destinata ad ospitare un’aula magna, aule per la didattica, sale riunioni, la cosiddetta “piazza telematica”, segreterie, uffici direzionali e tutti gli ambienti legati al rettorato vero e proprio; nei due livelli interrati, oltre ai locali tecnici, sono stati previsti dei parcheggi. All’interno di un lotto di forma trapezoidale (molto vicino agli ex Mercati Generali in via di riqualificazione e al Ponte Spizzichino che ormai costituisce un landmark urbano di prim’ordine), andranno ad impiantarsi tre volumi principali dall’andamento fluido, unificati dal comune ricorso ad una pianta ovale; due sono raccordati tra loro, il terzo, il più importante a livello dimensionale, è autonomo.
RIDURRE AL MINIMO LA DOMANDA DI ENERGIA
A caratterizzare la nuova sede del rettorato – e non sarebbe potuto essere altrimenti, visto l’ampia esperienza maturata dalla studio – è il rilievo assegnato alle tematiche energetiche e ambientali. Compatibilmente con i requisiti funzionali, nel suo complesso tutto il progetto punta a ridurre al minimo la domanda di energia necessaria al proprio funzionamento, in un’ottica di ottimizzazione dei livelli di comfort, sia negli interni, sia nelle aree esterne, concepite in continuità formale con i volumi principali. A partire dallo studio delle peculiarità dell’area, a livello di irraggiamento, venti, precipitazioni e temperature, sono stati concepiti e orientati i corpi di fabbrica del rettorato. La loro forma si assottiglia sui fronti est e ovest per evitare fenomeni di abbagliamento e surriscaldamento estivo; le terrazze e gli aggetti, previsti sul fronte sud, andranno a modulare l’apporto solare con finalità analoghe alle precedenti. Particolare attenzione è stata destinata allo studio del verde, sia attraverso la presenza di caducifoglie sulle terrazze, a diverse quote, sia tramite un sistema di orti e patii, anche in questo caso collocati su varie altezze.
FRA I TRATTI SALIENTI, IL VERDE
Il verde, in effetti, costituirà uno degli tratti salienti del rettorato: in facciata, dove avrà un andamento in prevalenza verticale (vengono in mente alcuni progetti di Herzog&DeMeuron a Basilea e a Miami) e fornirà un supporto essenziale nella definizione di un microclima salutare, e nella piazza urbana, nella quale saranno previsti spazi di incontro e per il relax all’aperto. Nel “giardino del rettorato”, inoltre, oltre ad alcune specie mediterranee, saranno presenti boschetti con vari tipi di aceri policromi, piante aromatiche e porzioni di prato. Mario Cucinella Architects non è nuovo nella progettazione per l’ambito educational e di recente, seppur misurando con una scala dimensionale decisamente più contenuta, ha firmato il Nido d’Infanzia di Guastalla.
IL RISCATTO DOPO IL BRUTTO EPISODIO DEL CAMPIDOGLIO 2
Se tutto andrà bene con questo progetto, dunque, Mario Cucinella potrà finalmente prendersi una sonora rivincita nella città di Roma. Lo studio bolognese, infatti, era stato selezionato per realizzare il grande progetto – peraltro ancora non partito – del Campidoglio 2, lo spostamento in un’area adiacente all’ex Air Terminal (oggi sede di Eataly) di tutti gli uffici comunali che oggi sono sparsi in decine di palazzi affittati in giro per la città. Un’operazione molto simile a quella che Cucinella ha realizzato nella sua Bologna. Per vari motivi tuttavia ai tempi di Alemanno sindaco il contratto venne stralciato e il progetto Campidoglio 2 ora è appannaggio dello studio ABDR. Con la sede del rettorato di Roma Tre Cucinella si riscatta. E con ogni probabilità inizierà a costruire ancor prima del Campidoglio 2 stesso.
– Valentina Silvestrini
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