Uscio e bottega. Palazzo Vecchio e Uffizi più vicini grazie a un percorso per gli studenti di Firenze
Palazzo Vecchio e gli Uffizi per la prima volta uniti in un unico percorso, collegati dal cavalcavia normalmente chiuso al pubblico, grazie a un’iniziativa rivolta ai bambini delle scuole fiorentine
Si chiama Uscio e bottega. Residenza e galleria dei Medici nel Cinquecento – come l’espressione fiorentina che sta ad indicare la vicinanza tra residenza e attività lavorativa – la nuova iniziativa che vedrà agire insieme il Comune di Firenze e le Gallerie degli Uffizi, il cui Direttore Eike Schmidt spiega in questi termini: “Quest’autunno i primi gruppi di bambini vedranno Palazzo Vecchio e gli Uffizi insieme in una maniera intima e diretta, senza pubblico e turisti intorno”. Alla ripresa dell’anno scolastico, saranno, infatti, organizzati due laboratori (uno la mattina l’altro al pomeriggio), che consentiranno, ogni lunedì (giorno di chiusura della Galleria), ai ragazzi delle classi quarte e quinte della scuola primaria e alle prime della secondaria di primo grado, di visitare Palazzo Vecchio e attraversare il cavalcavia attualmente chiuso al pubblico che collega l’antica residenza dei Medici alla Galleria degli Uffizi.
COME PICCOLI GRANDUCHI
Non un vero e proprio “Percorso del Principe”, così come avveniva ai tempi dei Medici, perché il progetto non interesserà il Corridoio Vasariano (del quale è stata concessa la riapertura a gruppi di sole 22 persone, guide comprese e limitata a visitatori che non abbiano difficoltà motorie, fino a novembre), ma i primi passi di un’unione caldeggiata da tempo dal sindaco Dario Nardella e dal Direttore delle Gallerie degli Uffizi: “Nel giro dei prossimi due o tre anni provvederemo gratuitamente ogni bambino fiorentino con l’esperienza unica e privilegiata che in passato era riservata ai soli figli dei granduchi e ai loro compagni di giochi” continua Schmidt. “Perché ai bambini di oggi – e ai loro figli e nipoti – noi trasmettiamo l’eredità di un patrimonio artistico e storico, di cui siamo solamente i custodi. Oltre a gettare il seme delle loro prime conoscenze, l’esperienza diretta dei tesori artistici e dei spazi storici potrà stimolare nei bambini l’amore per l’arte, per la nostra storia, per la patria e per i valori della democrazia”. A Palazzo Vecchio, dunque, gli studenti approfondiranno la vita dei Medici, dai loro appartamenti al Salone dei Cinquecento, mentre agli Uffizi potranno approfittare del museo chiuso per visitare in tutta tranquillità – e in versione “esclusiva” – il Primo Corridoio con le sue sale afferenti e la Tribuna, il tutto gratuitamente.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati