Tutto parte da una rielaborazione video e sonora di un monologo con Gian Maria Volontè tratto da Un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri, del 1970, che scorre proiettato sullo sfondo. Di che parliamo? Di The people are underage, la performance – presentata nei giorni scorsi – per la quale l’artista trentino Stefano Cagol è stato invitato da Christian Jankowski a prendere parte a Zurigo alla biennale europea Manifesta 11, nella sezione del Cabaret Voltaire dedicata al centenario del movimento Dada, nato 100 anni fa proprio in questo luogo.
RIMANDO FORTE ALLA CULTURA ITALIANA
Quanto siamo disposti a sacrificare della nostra personale libertà per la sicurezza comune? Uno stato della libertà o uno stato dell’ordine? Questi i temi, sempre attuali, sui quali si dipana l’azione ideata da Cagol, che innesca un confronto tra queste due facce della società, arrivando a mettere in scena la roulette russa con un ispettore capo della Polizia di Stato Italiana. Sul palco del celebre locale l’artista prepara un caffè con la moka con un piccolo fornelletto a gas, quindi condivide una tazzina con il personaggio sul palco che scruta con sguardo intimidatorio il pubblico. Spunta una pistola, e la scena si evolve drammaticamente in un confronto diretto tra i due: una decina di minuti serrati, con il pubblico colto di sorpresa da questo rimando forte alla cultura italiana. Ne vedete alcune scene nelle immagini e nel video…
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