Da Milano, dove si è appena aperta a Palazzo Reale la mostra Pietro Paolo Rubens e la nascita del barocco, il viaggio alla scoperta del grande pittore che ha contribuito alla nascita del Barocco europeo prosegue nei suoi luoghi di origine, in occasione del progetto 2018 Antwerp Baroque City, signed by Rubens, preludio di un triennio che le Fiandre dedicheranno ai Maestri Fiamminghi, grazie al sostegno dell’Ente del Turismo delle Fiandre Visitflanders. Anversa, città nella quale Rubens ricevette una educazione umanista, grazie allo studio del latino e della letteratura classica e abbandonò la fede protestante per convertirsi al cattolicesimo, nel corso del prossimo 2018 si troverà, così, al centro di un fitto programma di eventi e iniziative. Se punto di partenza del progetto sarà il Barocco di Rubens, con una serie di mostre d’arte nei musei, nelle chiese e nei luoghi a lui legati, non mancherà la volontà di creare un legame tra passato, presente e futuro attraverso iniziative, performance, eventi musicali che mettano in luce le contaminazioni degli artisti contemporanei.
LA CASA-MUSEO DI RUBENS
Fu proprio Rubens, in fondo, a importare un nuovo linguaggio visivo dall’Italia ad Anversa – città nella quale ha vissuto gran parte della sua vita -, contribuendo a dare forma alla città più barocca, eclettica e all’avanguardia delle Fiandre, a partire dal Rubenshuis, “il Palazzo” di cui progettò il restauro e l’ampliamento con il portico e il padiglione in giardino, strizzando l’occhio alle dimore dell’antichità e agli artisti rinascimentali italiani. Si spazia quindi da una mostra primaverile presso la scenografica torre del MAS-Museum aan de Stroom, dove capolavori di Rubens, Van Dyck, Jordaens e Breughel saranno esposti in contrasto con opere e installazioni di arte contemporanea, a eventi nel cuore della città, come la Baroque Parade estiva di tre giorni; o ancora l’esposizione che la Casa-Museo di Rubens dedica ai meno noti disegni preparatori dell’artista per la realizzazione di statuette e oggetti decorativi, alle nuove creazioni di Jan Fabre nella Chiesa di San Carlo Borromeo, per citarne solo alcuni, nell’attesa della riapertura del KMSKA, Museo di Belle Arti.
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