CIAC di Foligno. Le mostre della stagione 2016/2017 puntano su Sandro Chia ed Hermann Nitsch

Con il CIAC prosegue il nostro ciclo di news sui programmi dei musei d'arte contemporanea per la stagione autunno-inverno 2016/2017. Ne abbiamo parlato con il direttore Italo Tomassoni

Due grandi monografiche in vista per il CIAC Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno: in attesa di Hermann Nitsch nel corso del nuovo anno, la stagione espositiva si avvierà ufficialmente il 14 ottobre con Sandro Chia. Il Viandante (fino al 29 gennaio), personale dedicata a uno dei più noti protagonisti della Transavanguardia italiana che esporrà opere recenti accanto a undici grandi tele realizzate tra il 1998 e il 2003, prestate dalla Galleria Mazzoli di Modena. La mostra sarà anticipata da una conferenza all’ex Chiesa della SS.Trinità in Annunziata – il secondo polo museale del CIAC, dove è collocata permanentemente la Calamita Cosmica di Gino De Dominicis -: qui il 15 ottobre Emily Braun, curatrice del Guggenheim Museum di New York, terrà una lezione su Sandro Chia e la Transavanguardia nell’ambito delle manifestazioni di Più Arte Per Tutti. Abbiamo parlato con il direttore del museo, Italo Tomassoni, di aspettative e progettualità della stagione che va a cominciare. Partendo da un riflessione su quella precedente.

C’è qualcosa nella programmazione dello scorso anno che ha deluso le sue aspettative o al contrario l’ha invece sorpresa?
Né delusione né sorpresa. All’inizio dell’anno Daido Moriyama ha riscosso molto successo per la qualità e la presa delle sue immagini. La Foresta di Obelischi di bronzo di Ivan Theimer ha offerto lo spettacolo di forme che recuperano al presente archetipi e tracce di civiltà sepolte. Molto apprezzata anche la mostra delle incisioni di artisti contemporanei che hanno illustrato la Divina Commedia e la terribilità dell’immaginario dantesco.

Su quale aspetto crede che il suo museo debba migliorarsi?
Riuscire a ottenere maggiori sponsorizzazioni private per poter incrementare il numero delle mostre, sviluppare temi specifici e mettere a confronto più artisti soprattutto giovani come fu per la memorabile mostra Calamitati da Gino del 2013.

Qual è l’identità della programmazione di quest’anno: su cosa puntate?
Oltre all’imminente mostra di Sandro Chia, nel 2017 una mostra di Hermann Nitsch creata in collaborazione con la Fondazione Morra e il Museo Hermann Nitsch e altri progetti importanti ancora in via di definizione.

In che proporzione le vostre mostre sono interamente prodotte dal museo, coprodotte con altre istituzioni o acquisite da soggetti esterni?
Circa due terzi delle mostre sono interamente prodotte dal CIAC, le altre sono coprodotte con istituzioni con cui abbiamo rapporti di stretta collaborazione da molti anni (Fondazione Fotografia di Modena, GAMeC di Bergamo, e altre).

A quanto ammonta il budget dedicato alla programmazione delle mostre di quest’anno? Con quale variazione rispetto agli anni precedenti?
Il budget? Siamo ricchi di passione, rigore e storia. La Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno è il nostro unico sponsor, e purtroppo è impensabile che l’attuale crisi di sistema della finanza non si riverberi anche sulla cultura.

– Claudia Giraud

14 ottobre 2016 – 29 gennaio 2017
Sandro Chia – Il viandante
CIAC – Centro Italiano Arte Contemporanea
Foligno, via del Campanile 13
www.centroitalianoartecontemporanea.com

 

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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