Cos’è un Festival? E cos’è una Festa? È sulla differenza di significati che si gioca l’identità della manifestazione diretta per il secondo anno da Antonio Monda, anima di un cambiamento radicale ma necessario ai fini della ragion d’essere dell’evento. Il primo decennio del Festival non ha infatti brillato per carattere e innovazione: mai maturato per via dell’ombra di Venezia, il suo destino sembrava quello di essere più pallido e timido del suo rivale di laguna, come ottobre lo è rispetto a settembre. L’unica soluzione, coerente con i paradossi di quest’epoca, era capovolgere con acume e ironia i punti in cui il paragone con i Festival storici risultava impietoso e al contempo fare leva sulle potenzialità di Roma, la città più bella in cui mettere in scena la Festa. E quindi, ancora una volta, nessun premio, nessun obbligo di anteprima mondiale, nessuna cittadella del cinema. Ma piuttosto un programma dedicato al puro piacere di vedere film, una sorta di set diffuso nell’intera Roma Capitale, in cui quasi non esiste soluzione di continuità tra la produzione e la fruizione delle pellicole. Una Festa che celebra prima di tutto la sovrapposizione tra immagine e vita, e che si sostituisce a tutto ciò che non può più essere novità -il Festival- divenendo ragionamento su di esso, a volte citazione, come il red carpet che si svolgerà in via Veneto, in piena formula postmoderna.
IL PROGRAMMA
Moonlight di Barry Jenkins sarà il film di apertura – anche in questo caso in controtendenza – un’opera seconda priva di lustrini inaugurali, in linea con le tematiche attuali: emarginazione, razzismo, identità. Insieme ai film presenti nella selezione ufficiale, tante le sezioni collaterali: gli Omaggi – a Fritz Lang, Luigi Comencini, Michael Cimino, Gregory Peck, Gillo Pontecorvo, Alberto Sordi, Gian Luigi Rondi, Citto Maselli e Dino Risi; le Retrospettive – American Politics, Tom Hanks, Valerio Zurlini; gli Incontri Ravvicinati con protagonisti del mondo del cinema e delle arti: Tom Hanks, Renzo Arbore, Bernardo Bertolucci, Lorenzo Jovanotti Cherubini, Paolo Conte, Don De Lillo, Gilbert & George, Daniel Libeskind, David Mamet, Viggo Mortensen, Oliver Stone, Meryl Streep.
E infine la ormai consolidata sezione Alice nella Città che rivolge il proprio sguardo al pubblico giovane e la sezione Tutti ne parlano, contenitore dei film migliori già passati per importanti Festival.
E allora, che la Festa abbia inizio.
– Mariagrazia Pontorno
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