La Fiac 2016 dei galleristi italiani? Eccola raccontata nelle interviste ad Artribune
Raffaella Cortese, Magazzino, P420, Monitor, Tornabuoni Art. Non sono tutte, ma sono una bella pattuglia delle gallerie italiane presenti alla fiera Fiac di Parigi. Che raccontano in queste brevi interviste...
“Per la nostra esperienza di quest’anno, Fiac si è confermata una bella fiera, un’occasione importante e stimolante a cui partecipare”. Parole che iniziano con riflessioni di carattere generale, quelle che Raffaella Cortese dice ad Artribune che chiede ai galleristi italiani presenti di tracciare un primo bilancio della loro partecipazione. Ma poi entra nello specifico, la gallerista milanese: “Le vendite più rilevanti le abbiamo registrate nella giornata della preview durante la quale abbiamo venduto le opere di Anna Maria Maiolino, Roni Horn e Miroslaw Balka. Piccola pecca, quest’anno a nostro avviso si è registrata una presenza inferiore di collezionisti americani, ma questo non toglie che Fiac si riconferma un’intensa fiera internazionale”.
INTERESSE INTERNAZIONALE VERSO GLI ARTISTI ITALIANI
“Il nostro stand ha riscosso grande successo per il forte carattere dell’allestimento (che agli occhi di tanti visitatori sembrava una mostra) grazie alla preziosa collaborazione con il designer parigino Vincent Darré, il quale ha pensato di ricreare ad uno spazio che ricordasse un atelier abbandonato di un artista”, raccontano dalla romana Magazzino. “In termini di vendite si riconferma l’interesse del pubblico internazionale verso gli artisti italiani rappresentati dalla nostra galleria, quali Piangiamore, Benassi, Bartolini, Vedovamazzei, oltre per l’artista rumeno vincitore del Prix Duchamp Mircea Cantor, che in Francia gode già di grande visibilità e di un mercato solido”. “Le vendite sono andate oltre le aspettative, sono state vendute più di dieci opere, tutte a collezionisti francesi, svizzeri ed europei in generale. Alcuni musei stanno valutando acquisizioni”, confessano con entusiasmo in casa P420, da Bologna. “Abbiamo presentato una monografica di Irma Blank nella main section e in particolare un focus sul suo ciclo degli anni ’70, ovvero le Trascrizioni”.
MOLTE VENDITE NEGLI STATI UNITI
“Per noi buone vendite su Samorì, sempre molto richiesto, Montaron che avrà una personale alla Fondation Ricard a novembre, e Montessori”, entra subito nel vivo Paola Capata della romana Monitor. “Siamo molto contenti perché tutti e tre gli artisti presentati hanno avuto un ottimo riscontro sia dai collezionisti che di vendite. La Montessori era al suo esordio con noi e tra le oltre cose è stato venduto un suo lavoro del 1989 dal valore di 31mila euro”. “La Fiac anche quest’anno si è rivelata un successo, abbiamo fatto sold out delle 4 opere di Alberto Biasi presenti sullo stand, della serie Torsioni”, confermano in casa Tornabuoni Art. “Un’opera di Paolo Scheggi e una di Piero Dorazio, entrambe del 1965, integrano rispettivamente una collezione americana e olandese. Si sono riscontrati inoltre ottimi risultati per l’artista contemporanea Francesca Pasquali (Bologna, 1980), di cui sono state vendute una Frappa e una Red Straws, entrambe negli Stati Uniti”. Parentesi Fiac 2016 chiusa dunque? Non prima di aver ripercorso la fiera nella galleria fotografica firmata Pauline Magdeleinat…
– Massimo Mattioli
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