Leonardo da Vinci al Columbus Day. Eventi a New York con Studio Azzurro e Finazzer Flory
La Fondazione Stelline ospite della tre giorni di eventi che celebra la scoperta dell’America. Nel segno dell’artista toscano: con uno spettacolo a Brooklyn e la presentazione dell’installazione multimediale sull’Ultima Cena
Non poteva essere altri se non uno degli artisti italiani più noti al mondo il testimonial ideale per portare il contributo di Milano alle celebrazioni per il Columbus Day, raffica di eventi che celebrano lo sbarco di Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo. Ecco allora Leonardo da Vinci in carne e ossa – o meglio: in barba e calzamaglia – sfilare sulla Fifth Avenue nella tradizionale parata che fa da sfondo ai festeggiamenti: a vestire i panni dell’artista è Massimo Finazzer Flory, tra gli ambasciatori negli Stati Uniti del progetto Hub Leonardo, coordinato dalla Fondazione Stelline e portato avanti insieme a Regione Lombardia, Soprintendenza e Comune di Milano. L’idea è quella di costruire un pacchetto di eventi culturali, nel nome e nel segno del genio di Vinci, che siano replicabili ed esportabili all’estero: una formula di marketing territoriale legato alla cultura, che dopo una fase di rodaggio coincisa con Expo 2015 muove ora alla conquista dell’America.
DAL TEATRO A STUDIO AZZURRO
Due i tasselli che compongono Hub Leonardo, entrambi in questi giorni a New York. Con Being Leonardo da Vinci. An Impossible Interview è lo stesso Finnazer Flory ad andare in scena – al Brooklyn Red Hook – con il monologo teatrale che lo vede dare voce all’artista, evocandone pensieri e parole: lo show rientra nella tournée mondiale che ha già visto date negli USA (alla Morgan Library di New York e al Kennedy Center di Washington; ma anche a Houston, San Francisco e Chicago), e che da qui al 2019 toccherà anche Polonia e Francia.
Altro elemento è rappresentato dalla presentazione di Inside the Last Supper, installazione multimediale che Studio Azzurro ha dedicato al Cenacolo di Santa Maria delle Grazie, permettendo al pubblico di entrare “fisicamente” all’interno dell’opera, immergendosi in una esperienza di realtà aumentata che restituisce i segreti e i temi cardine dell’affresco.
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