Louise Bourgeois, Giovanni Rizzoli, Tristano di Robilant. Grandi opere per il parco di scultura di Origgio nel varesotto
Presentate le nuove acquisizioni del parco di scultura nato diciotto anni fa. L’opera della Bourgeois è l’unica esposta in uno spazio pubblico non museale in Europa
Tre sculture, a pochi metri le une dalle altre, nel verde di un piccolo spazio, il Parco Comunale di via Piantanida, tra monumentalità velate e fragilità lucenti. Tre opere frutto di molto lavoro e di una donazione che si presentano quasi nascoste dai rami di vecchi abeti e querce, ponendosi come nuovi punti di riferimento estetico per gli abitanti di un Comune in provincia di Varese, con 7.700 abitanti raccolti in circa 8 chilometri quadrati. Ma l’inaugurazione di Naughty Girl (2009-2010) di Giovanni Rizzoli, di The Couple (2003) di Louise Bourgeois e di Elijah’s Cloud (2012) di Tristano di Robilant è solo il culmine di una raccolta monumentale che parte da molto lontano e che porta Origgio ad avvicinarsi a importanti parchi d’arte pubblica in Italia, come sottolinea Bruno Corà durante l’inaugurazione. Il processo di collezione d’arte pubblica è cominciato diciotto anni fa, e ha avuto avvio a partire da quella stessa persona, oggi sindaco, Mario Angelo Ceriani che dal padiglione del Parco regala parole di sincera, commossa sensibilità verso quelle fusioni voluminose che, sotto la pioggia fine, sembrano diventare più leggere, ben più lievi rispetto ai reali 635 chilogrammi di alluminio di The Couple (2003).
GRAVITÀ TRASFORMATA IN LEGGEREZZA
I due amanti, abbracciati nell’abbondanza della carne e sospesi nell’aria instabile di un aggancio, per espressa volontà dell’artista sono stati concepiti per il parco cittadino, sospesi al ramo di un albero secolare. Si tratta di un abbraccio dalle dimensioni imponenti, 365,1 x 200 x 109,9, che cattura lo sguardo per la sua gravità trasformata in leggerezza e per la tensione plastica sprigionata dai due corpi che si attraggono e respingono avvolti in una spirale che ne confonde forme e sembianze. Questo lavoro è l’unica scultura della Bourgeois esposta in uno spazio pubblico non museale in Europa, fatta realizzare appositamente per questa collocazione e donata dall’artista quando era ancora in vita. L’installazione e la realizzazione di The Couple sono nate a New York, proprio nello studio di Louise Bourgeois, grazie al forte legame di amicizia tra l’artista franco-americana e Giovanni Rizzoli, che ha invitato una delegazione del Comune di Origgio, città nota agli artisti per la presenza dell’attiva fonderia artistica 3v di Walter Vaghi, a domandare alla Bourgeois, allora novantenne, di realizzare una scultura per la città. Ideando un’opera che purtroppo lei non ha mai visto ultimata dopo averne tuttavia modellato il prototipo.
LEGGEREZZA E SPONTANEITÀ
Poco distante, rispetto alla conglomerazione sospesa di Louise Bourgeois, Elijah’s Cloud (2012) di Tristano di Robilant, la nuvola di cui scrive il profeta Elia, come spiega l’artista, “nasce dal soffio di un vetro. Ingrandendola in alluminio ho cercato di tenerne la leggerezza e spontaneità. La lucidatura poi le permette una migliore interazione con gli elementi che la circondano: alberi, nuvole e cielo”; scultura ingrandita fino a quasi tre metri e mezzo di altezza per la fusione in alluminio. La ‘nuvola di Elia’, che nelle Sacre Scritture risolve anni di siccità, sorge su un gambo di calice, quasi un bicchiere metaforicamente colmo d’acqua, pronto per essere rovesciato. Noi vi raccontiamo tutto con immagini e video…
– Ginevra Bria
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