“Niente di antico sotto il sole”, si potrebbe dire con Luigi Ghirri per introdurre il nuovo, lungimirante progetto del Teatro delle Moire denominato Officina LachesiLAB: attività di formazione, residenza artistica e prove aperte al pubblico per una piccola rosa di artisti selezionati che nei mesi scorsi ha ricevuto, inoltre, un qualificato accompagnamento e una reale condivisione delle tappe del processo creativo. “L’obiettivo non è stato solo quello di offrire una ‘casa’ ad artisti emergenti o anche già affermati per la realizzazione di nuovi progetti”, suggeriscono i direttori artistici Alessandra De Santis e Attilio Nicoli Cristiani, “ma anche quello di attivare uno scambio con l’esterno che riteniamo fondamentale per avvicinare sempre più il nostro pubblico a sperimentazioni molto diverse tra loro”. I beneficiari della prima edizione del progetto Officina LachesiLAB hanno usufruito del tutoraggio del Teatro delle Moire e di altri artisti tra cui Daria Deflorian, come nel caso di Lorenzo Piccolo e Filippo Michelangelo Ceredi, che presenteranno le loro inedite proposizioni alla diciottesima edizione di Danae Festival, a Milano.
DAL 26 OTTOBRE AL 13 NOVEMBRE
Lorenzo Piccolo, tra i fondatori della compagnia Nina’s Drag Queens, si cimenta per la prima volta in un lavoro personale con Vedi alla voce Alma, ispirato alle follie d’amore di Oskar Kokoschka per la musa Alma Mahler e della donna de La voce umana di Cocteau verso il suo interlocutore telefonico. Filippo Michelangelo Ceredi, videomaker e fotografo, è al suo debutto teatrale con Between me and P.: “Dopo anni di ricerche sulle orme di mio fratello scomparso volontariamente nel 1987 all’età di 22 anni, senza lasciare tracce, è nato un lavoro che è un gesto di riscatto, un tentativo di portare luce su un’assenza silenziosa e pervasiva”. Molti altri artisti compongono il cartellone di Danae Festival, in programma a Milano dal 26 ottobre al 13 novembre (con un’appendice il 12 e 13 dicembre): fra essi vale nominare almeno Silvia Gribaudi, Salvo Lombardo, Daniele Ninarello, il collettivo ZimmerFrei, Annamaria Ajmone e Alessandro Bedosti, che in un inedito connubio con il Teatro delle Moire chiuderà il festival con la prima presentazione pubblica di Vous êtes pleine de désespoir – Una sirena, “esercizio di riflessione e di ri-fondazione che propone in maniera ambigua e complessa il tema della seduzione, del sacrificio e della femminilità”.
– Michele Pascarella
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