Al termine di una visita ai Musei Vaticani oltre l’orario di chiusura, e quindi per una volta deserti, così da poter ammirare insieme ai capolavori che li popolano anche il pregevole lavoro che due anni fa OSRAM ha fatto nell’illuminare la Cappella Sistina; con la stessa rilevanza e insieme grazia alle 20.00 precise di giovedì 20 ottobre 2016, dopo una breve introduzione a colori cardinalizi di Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, impostata sulla simbologia tra tecnologia e etica della Luce, si accende finalmente Piazza San Pietro. Dalle fiaccole che la illuminavano alla sua nascita si arriva oggi ai 132 proiettori LED di ultima generazione, che portano la piazza, ritrovo di tanta romanità, nel futuro, con la partnership della Direzione dei Servizi Tecnici del Governatorato e di OSRAM, insieme con lo stupore dei presenti e l’emozione del presidente della multinazionale Olaf Berlien che ricorda come il team abbia lavorato al progetto non solo con dedizione, ma impiegando tutta la sua competenza, facendo il meglio che si possa fare.
UN PROGETTO SOSTENIBILE
Tre sono gli aspetti che muovono un progetto come questo: il primo è quello del perseguimento di integrazione e armonia, che testimoniano il rispetto per la storia di un luogo unico al mondo; il secondo è l’apparente paradosso che permette di avere meno apparecchi rispetto a prima e il 70% in meno di consumo. Il terzo, non ultimo e imprescindibile, è l’emozione. Ed effettivamente il risultato nella sua eleganza conferma la presenza di queste caratteristiche. “La luce è un emozione che non si può raccontare bene quanto si può vivere…“. Proviamo a darvi un po’ delle suggestioni che abbiamo provato noi con queste immagini
– Ofelia Sisca
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