Progetto d’artista per le sale d’attesa degli studi medici di Milano. Inaugura Intervallo
Il progetto Intervallo a cura di Anna Musini con Elisa Penagini e Pino Pipoli è nato nel 2014 e fino ad oggi si è sviluppato nel format che accompagna i pazienti nell’attesa. Ora torna con Diego Marcon
Arte nelle sale d’attesa, a Milano. Il progetto nasce nell’aprile 2014 da una idea della curatrice Anna Musini insieme a Elisa Penagini con la collaborazione dell’artista Pino Pipoli, con l’obiettivo di attivare un dialogo tra arte contemporanea e momenti della vita quotidiana invitando gli artisti ad esporre e realizzare dei progetti in uno spazio non deputato all’arte, ma sensibile.
Inoltre, di creare uno scambio bidirezionale anche con i pazienti dello studio medico che si trasformano in un pubblico inizialmente inconsapevole e involontario. Nel 2016 si sviluppa, nel rispetto del concept della sala d’attesa, il progetto Intervallo a cura di Anna Musini prima con gli interventi degli artisti Lupo Borgonovo e Lisa Rampilli e ora con Diego Marcon che ha inaugurato nella sala d’attesa dello Studio Medico Milano in Via Vincenzo Bellini 1.
UNO SPAZIO SOCIALE
Ogni appuntamento si è diversificato dall’altro creando un dialogo e un progetto unico che ha offerto riflessioni sempre nuove ai frequentatori dello studio, provocando reazioni e sentimenti. Anche con lo studio e i pazienti il dialogo si è andato aprendo e costruendo portando in evidenza i diversi approcci e modi di accostarsi all’arte contemporanea. Da parte degli organizzatori e degli artisti, raggiunti da Artribune, prevale il desiderio di fare affiorare la curiosità, il desiderio di conoscere e di appassionarsi al sapere inteso come sapore delle cose, della vita, nei suoi momenti più comuni. Intervallo, questo il titolo, spiegano, perché è un momento tra altri. “Presuppone una pausa che tuttavia è dotata di una sua presenza spazio temporale anche se diversa. E ci piace che gli appuntamenti del progetto si costituiscano come degli intervalli con una proposta artistico-culturale per i pazienti dello studio così come il pubblico dell’inaugurazione, che avviene ogni volta fuori ambulatorio”. Tutte le immagini del progetto di Marcon.
L’ARTE NEI LUOGHI DI CURA
Il tema che Artribune proprio in questi giorni ha affrontato con l’intervento di Antonio Martino, medico e collezionista che da sempre crede nell’interazione tra questi due mondi, sviluppando anche un progetto che accompagna le donne incinta nella gestazione attraverso l’arte, ha già alcuni interessanti sostenitori. Ad esempio Rebecca Russo, che da Torino con la sua Fondazione Videoinsight si fa sostenitrice dell’idea di una psicoterapia attraverso l’immagine in movimento, con un modello da lei stessa ideato e spesso esportato in appuntamenti e laboratori negli ospedali nazionali. A Parigi, l’associazione Art dans la Citè, promuove progetti di arte contemporanea all’interno di ospedali, con l’intento di migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari, ma anche un festival biennale dedicato a questi temi, la Biennale Européen des arts visuels à l’hôpital. L’ultima edizione si è svolta nel 2014.
– Santa Nastro
Studio Medico
Milano, Via Vincenzo Bellini 1
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