Nasce la prima rete dei Musei dell’Adriatico. Istituzioni di Italia, Albania, Croazia, Grecia, Montenegro, Slovenia insieme
La rete ha già raccolto le prime adesioni. Insieme al museo pugliese, istituzioni non solo di arte contemporanea provenienti da Grecia, Albania, Montenegro, Slovenia, Croazia. Ma il progetto è ancora in corso e sono attese altre adesioni
Il Museo Fondazione Pino Pascali ha presentato la prima Rete transfrontaliera dei Musei dell’Adriatico nell’ambito del progetto AdriaWealth (Ricchezza dell’Adriatico), finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera IPA Adriatico 2007-2013 con capofila il Teatro Pubblico Pugliese, partner la Regione Puglia. Il network mette insieme diverse realtà museali dell’area adriatica con l’obbiettivo di definire nuove forme di collaborazione e di approccio interdisciplinare e interculturale, meglio discusse con un workshop che ha fatto dialogare realtà museali provenienti da Albania, Croazia, Grecia, Montenegro, Slovenia, con rappresentanti dei musei delle regioni adriatiche italiane. La Rete dei Musei dell’Adriatico si propone di favorire il confronto, il collegamento e la collaborazione tra realtà museali analoghe che si affacciano sull’Adriatico per valorizzare non solo ciascuna singola realtà ed il proprio patrimonio, ma soprattutto per favorire lo scambio di buone pratiche, conoscenze e competenze.
UNA RETE IN CRESCITA
La rete, che ha oggi raccolto le prime adesioni nei paesi sopracitati, ma che è interessata ad espandersi raccogliendo l’interesse di musei ed istituzioni che manifestano la volontà di partecipare, intende inoltre promuovere politiche di cooperazione per migliorare la qualità e le modalità di accesso dei servizi culturali offerti al pubblico. Ma anche attivare sinergie per lo sviluppo dei “distretti museali”, proporre forme di gestione innovative dei servizi museali per l’innalzamento della qualità dell’offerta museale, stimolare la nascita di una realtà museale nuova, capace di generare nuove forme di innovazione tecnologiche, crescita economica e mutamento degli stili e qualità della vita, tra gli altri obiettivi previsti dalla convenzione. I primi aderenti, oltre al Museo Pino Pascali sono il Museo Civico di Corfù (Grecia), l’Archivio Fotografico Marubi di Scutari (Albania), la National Gallery of Arts di Tirana (Albania), il Museo del Mare di Pirano (Slovenia). Il tema della rete è sempre più attuale nel panorama della progettazione museale, proprio perché serve a mettere insieme risorse, economie e competenze, amplificandone opportunità e risultati.
Nell’ambito della giornata non sono mancate presenze nazionali con l’intervento di Marcello Tagliente, Direzione generale Musei – MiBACT, di Ludovico Pratesi, Vincenzo Tini D’Ignazio direttore della Fondazione Menegaz di Castelbasso, in Abruzzo, Monica Gori per il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, in Emilia Romagna, Cristiana Colli, co-direttrice della manifestazione Demanio Marittimo.Km-278 che si tiene tutti gli anni a Marzocca di Senigallia, nelle Marche, e che ogni anno riflette proprio sulle potenzialità culturali dell’area adriatica e sul dialogo tra le due sponde.
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