Xante Battaglia innocente. Non era falsa l’opera di Yves Klein da lui venduta nel 2013
Risolta con l’archiviazione la complessa vicenda di una transazione passata da una permuta con altri 6 dipinti. Una perizia aveva preteso la falsità dell’opera, ora riabilitata dal tribunale
“La procura ha indagato e le accuse nei miei confronti sono cadute”. Con queste rilassate parole – raccolte dal quotidiano La Provincia Pavese – l’artista Xante Battaglia pone finalmente fine a una vicenda dai contorni foschi che lo vedeva inopinatamente coinvolto da oltre tre anni. L’ex docente all’Accademia di Brera di Milano era infatti stato accusato di aver ceduto a un collezionista di Belgioioso un’opera firmata da Yves Klein, il grande protagonista del Nouveau Réalisme morto nel 1962, nell’ambito dell’edizione 2013 della fiera d’arte PaviArt: opera che però ad una successiva perizia commissionata dall’acquirente era stata dichiarata falsa, con conseguente sequestro da parte dei Carabinieri e relativa denuncia per truffa.
DIPINTO VALUTATO 120MILA EURO
Ma la questione era ancora più complessa visto che non si trattò di una normale vendita: per avere il Klein, valutato 120mila euro, il collezionista aveva infatti ceduto in permuta sei dipinti di Arman, Adami, Turcato, Schneider, Salvo e Crippa, oltre a un conguaglio di 7mila euro. “Una perizia ha accertato che il quadro è effettivamente attribuibile a Yves Klein, e arriva da una collezione napoletana”, precisa oggi Battaglia. “L’artista potrebbe in realtà averlo realizzato insieme al pittore Roberto Crippa, ma in questo caso sarebbe un’opera a quattro mani, non certo un falso. E i 7mila euro in realtà mi erano stati consegnati come saldo di una precedente transazione con quel collezionista. Che li ha riavuti comunque”. Ora tutto risolto: i sei dipinti sono tornati al collezionista, e il Klein restituito – assieme alla serenità – all’artista pavese.
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