Verso la Biennale d’arte di Venezia. Cile, Svizzera e Sud Africa annunciano i loro padiglioni

Dal Sud America all’Europa fino all’Africa, tre modi di interpretare l’oggetto Padiglione. Ecco chi saranno gli artisti che rappresenteranno Cile, Svizzera e Sud Africa alla Biennale di Venezia nel 2017

Continua a riempirsi lo scacchiere dei padiglioni nazionali alla Biennale Arte di Venezia 2017. Sono tre i Paesi che hanno reso noto di recente il nome dell’artista che rappresenterà lo stato in Laguna in occasione della kermesse curata da Christine Macel.

CILE
In primis il Cile, reduce dall’inaugurazione del Museo Nazionale di Arte Contemporanea, che ha annunciato la partecipazione di Bernardo Oyarzùn. A curare il padiglione sarà Ticio Escobar, fondatore e direttore del Museo del Barrio. La loro mostra, per quello che negli ultimi anni si è rivelato sempre uno dei padiglioni più belli e sorprendenti – indimenticabile la Venezia che emerge dalle acque di Alfredo Jaar del 2013 – si intitolerà Werken. L’artista presenterà all’Arsenale una installazione di maschere cerimoniali realizzate dagli indigeni Mapuche e corredata da inserti a Led con quasi 7000 cognomi Mapuche. Un intervento dal sapore molto suggestivo già solo nella descrizione che segue una storia abbastanza recente del Padiglione: è solo, infatti, dal 2009 che l’arte cilena è rappresentata alla Biennale. Ad aprire le danze, in quell’anno, Ivan Navarro.

LA SVIZZERA
Agli antipodi, quantomeno geografici, gli Svizzeri, invece, veterani della Biennale, si presentano ai Giardini con un terzetto, anzi con un dialogo tra una coppia e un altro artista. Una formula originale per questo padiglione che negli ultimi anni aveva, come di consueto, proposto un solo artista a rappresentare il paese. Pro Helvetia che aveva già annunciato di recente il concept della mostra a cura di Philip Kaiser, Women of Venice, è stato il punto di partenza, in un progetto dedicato al più influente artista svizzero, Alberto Giacometti e che ha infine coinvolto Teresa Hubbard in tandem con Alexander Birchler e Carol Bove. Identità e politiche culturali svizzere sono al centro di questa esplorazione, che condurrà inoltre alla realizzazione di opere realizzate ex novo figlie dell’eredità giacomettiana.

SUD AFRICA
Da Sud America ed Europa voliamo infine in Africa, anzi in Sud Africa che si trasferisce a Venezia,in occasione della Biennale, con una bella coppia di artisti. Sono Candice Breitz e Mohau Modisakeng i cavalli di battaglia di Connect Channel. E questa è una seconda notizia: quest’anno infatti a curare la presenza nazionale per il Paese, per decisione del South African Department of Arts and Culture, sarà niente meno che una emittente televisiva. A curare il progetto Lucy McGarry e Musha Neluheni, entrambi curatori “convenzionali”. La mescolanza di pedigreee differenti darà vita ad una mostra sperimentale? Ce lo auguriamo, nel frattempo sono ancora pochi i dettagli che circolano sul progetto.

Santa Nastro

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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