Una casa siriana dentro un negozio Ikea. Originale campagna di sensibilizzazione contro la guerra
Una piccola stanza in nudi mattoni, con materassi a terra e pochi oggetti sparsi. È la riproduzione di un vero appartamento siriano, allestito per sensibilizzare i visitatori contro gli orrori della guerra. No, non è una nuova installazione di Ai Weiwei, ma una campagna pubblicitaria di Ikea
“Ikea è un luogo dove puoi programmare il tuo futuro. Ma se il futuro che sognavi ti venisse improvvisamente portato via?”. È questo l’incipit del video di presentazione della campagna che il colosso svedese dell’arredamento ha lanciato in collaborazione con la Croce Rossa. L’iniziativa, che ha come obiettivo la raccolta fondi per aiutare le popolazioni che vivono nelle zone di guerra, è stata realizzata all’interno del negozio di Slependen, in Norvegia. Un intero appartamento siriano è stato ricostruito e reso visitabile al pubblico: la casetta in nudi mattoni riproduce una vera casa situata nei sobborghi di Damasco, fedele in ogni dettaglio, dai muri agli oggetti personali. È la casa di una donna di nome Rana, che la abita insieme alla sua famiglia, composta da ben dieci persone: “ci siamo dovuti trasferire in questa zona per una questione di sicurezza, ma non avevamo la possibilità di affittare una casa migliore. E non avevamo neanche soldi per comprare materassi e vestiti per i bambini”, ha dichiarato Rana alla Croce Rossa. Nella piccola abitazione, infatti, non ci sono letti, ma soltanto sottili materassini di gomma piuma e qualche coperta. Sulle targhette tipiche di Ikea ci sono invece informazioni sulla famiglia che ci abita, insieme alle istruzioni su come contribuire alla campagna di aiuto economico.
PIÙ DI 40MILA VISITATORI
Il progetto, intitolato 25 meters of Syria, è stato ideato dall’agenzia pubblicitaria POL, e ha già attirato, secondo le stime degli organizzatori, più di 40mila visitatori, molti dei quali accorsi apposta per vedere l’installazione. “Abbiamo lavorato con la Croce Rossa per mesi”, commenta Maja Folgero, fra i creatori della campagna, “quindi avevamo tantissimo materiale video sulla Siria. Ma nonostante le immagini fossero tutte molto forti, niente si avvicina all’esperienza di visitare un casa in una zona di guerra”. Non è la prima volta che l’azienda scandinava si impegna concretamente nel campo della beneficienza. Lo fa infatti in maniera continuativa tramite l’attività dell’Ikea Foundation, che dal 2010 porta avanti una serie di iniziative dedicate ai bambini in difficoltà, specie nelle zone di guerra e nei paesi più poveri: dalla distribuzione di moduli abitativi low cost alla costruzione di scuole; dalla lotta contro il lavoro minorile alla diffusione dell’agricoltura sostenibile.
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