E anche il Cile ha il suo museo di arte contemporanea. A Cerrillos. Ed è alla ricerca di un direttore

Quasi 4000 mq per questo museo promosso dal Governo cileno e affidato al National Council of Culture and Arts. Lo spazio è stato prima aeroporto della città dal 1929 al 2006 ed era proprietà di un Guggenheim


Abbiamo più volte segnalato e raccontato il
Cile come uno dei paesi più interessanti per l’arte contemporanea dall’altra parte del mondo, da tenere d’occhio con grandissima attenzione. Ed ecco che proprio qui nasce un nuovo museo nazionale, Centro per l’arte contemporanea. Primo spazio governativo dedicato al settore, ha una location molto particolare: è infatti ubicato in quello che tempo fa è stato l’aeroporto Cerrillos, un comune di 70mila abitanti nella Provincia di Santiago, e poi successivamente sede del National Council of Culture and Arts. Promuovere mostre, ma anche programmi di didattica, attività di conservazione e documentazione sono gli scopi della nuova struttura che ha lanciato un concorso pubblico per trovare il suo direttore e che ha quindi affidato la curatela della sua prima mostra a Camilo Yañez, artista, nato a Santiago nel 1974.

DA AEROPORTO A MUSEO
Il concept? Un’immagine chiamata parola, che si snoda tra le stanze del museo con opere di artisti quali Gonzalo Díaz, Paz Errázuriz, Eugenio Dittborn, Iván Navarro, Cecilia Vicuña, fino a fine gennaio prossimo. L’area su cui si sviluppa il museo è di quasi 4mila mq, con spazi per le mostre, per la biblioteca, per la documentazione con archivio digitale annesso, laboratori di ricerca, magazzini. Lo spazio, che nel 1928 era stato donato al governo dal filantropo americano Daniel Guggenheim, divenendo poi aeroporto dal 1929 al 2006, è stato poi affidato al National Council nel 2016. Il video sottostante racconta il “nuovo corso”.

Interni del Centro Nacional de Arte Contemporáneo Cerrillos

Interni del Centro Nacional de Arte Contemporáneo Cerrillos

 

UNA STRATEGIA DI SVILUPPO CULTURALE NAZIONALE
Il progetto fa parte di un piano strategico che mette la cultura al centro del dibattito nazionale. Proprio lo scorso maggio il Presidente della Repubblica Michelle Bachelet, insieme con il Ministro della Cultura Ernesto Ottone e nell’ambito del Congresso Nazionale di Valparaiso, avevano affermato che ai 33 centri culturali già implementati nel primo mandato di governo nelle città con più di 50mila abitanti sarebbero stati aggiunti altri 16 spazi nel 2017. Il prossimo passo – hanno inoltre comunicato – sarà quello di lavorare nelle città più piccole, in modo da favorire l’accesso alla cultura a tutto il territorio nazionale. Vogliamo far crescere le nostre città e le nostre regioni, per creare spazi comuni, di incontro.

IL COMMENTO DI ANTONIO AREVALO
Che un’eredità patrimoniale modernista come l’ex aeroporto Cerrillos nella periferia di Santiago, costruito in un terreno donato nel 1928 dal filantropo Americano Daniel Guggenheim, torni a comunicare col mondo attraverso l’arte, mi sembra meritorio”, ha commentato il curatore cileno Antonio Arevalo, “e risponde soprattutto a una energia che vive un paese non depresso, cosi come lo dimostrano le sue riconosciute proposte nell’architettura, nel cinema e nella sua letteratura. Se a questo si aggiunge che è costruito nella periferia della città e ancora meglio, c’è il progetto della Città Parco Bicentenario che passerà ad essere un polo di rinnovazione urbano e sviluppo abitativo”.

Santa Nastro

http://centronacionaldearte.cl/

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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