FlashBack dà i numeri. A Torino 15mila visitatori per la quarta edizione della fiera di arte antica e moderna
Le due direttrici Ginevra Pucci e Stefania Poddighe raccontano una fiera che “dura tutto l’anno” e che sempre di più andrà a contaminare lo spazio cittadino con nuovi progetti outdoor
Giunge il momento di tirare le somme per la quarta edizione di FlashBack “all art is contemporary”, la fiera di arte antica e moderna diretta da Stefania Poddighe e Ginevra Pucci, svoltasi al PalaAlpitour durante la Torino Art Week. Si dice che il superamento del terzo anno sia un segnale di salute e di longevità per un appuntamento culturale e di mercato: se quest’assunto risponde al vero, lunga vita a FlashBack, che quest’anno ha dimostrato di avere le spalle e i connotati di un evento consolidato sul panorama dell’arte internazionale e un fattore di pura unicità su quello nazionale, essendo l’unico appuntamento di mercato in Italia dedicato al settore specifico con questo taglio. Molti i pareri positivi degli addetti ai lavori sulla fiera, e pollice in su anche da Artribune, che l’ha inserita nei “Top” dell’Artweek. “FlashBack”, commentano le direttrici, “nasce nel 2013 a Torino con il dichiarato obiettivo di riuscire in pochi anni a posizionarsi come una delle fiere italiane più importanti di settore con un format in grado poter rappresentare un’idea futuribile di mostra-mercato. Crediamo che l’obiettivo sia stato raggiunto”.
IL FUTURO DI FLASHBACK
Non è presto per dare i numeri, che in termini di pubblico quest’anno corrispondono a 14.174 presenze. 44 sono state le gallerie, tra cui 15 new entries, che hanno partecipato alla fiera, con una proposta che va dall’antichità agli anni ’60, non senza alcune sorprese. E il futuro? “Come sempre gli obiettivi si spostano e Flashback vuole declinarne di nuovi agendo outdoor e indoor: all’interno della fiera nei giorni di realizzazione e all’esterno durante l’intero anno solare in un processo osmotico che parla di partecipazione e condivisione culturale. Gli obiettivi Indoor prevedono una crescita del numero delle gallerie e del pubblico internazionale e l’introduzione di due sezioni tematiche di grande rilievo che forniranno ulteriori strumenti di conoscenza e analisi al nostro pubblico. Quelli Outdoor invece dilateranno ulteriormente l’azione di FlashBack nello spazio e nel tempo generando un progetto collettivo che coinvolga il territorio e le comunità che lo abitano”. Progetto già cominciato quest’anno, con il progetto culturale Opera viva in Barriera di Alessandro Bulgini con la curatela di Christian Caliandro, che ha visto nei 6 mesi precedenti alla fiera artisti italiani e internazionali esporre su di un cartellone pubblicitario in Barriera di Milano avvicinando così l’arte ad un pubblico nuovo.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati