La Germania contro la repressione culturale in Turchia. Lettera aperta alla Merkel e petizione online
Sono molti fra artisti, giornalisti e operatori culturali ancora imprigionati nella Turchia del post tentativo di golpe di luglio. Nel frattempo in Germania si chiede a gran voce l’impegno nella lotta contro la repressione
L’Akademie der Künste di Berlino ha pubblicato una lettera aperta alla cancelliera Angela Merkel, chiedendo da parte dello Stato maggiore impegno nel chiedere la liberazione di artisti, giornalisti e altre figure del mondo della cultura ancora imprigionate in Turchia a seguito del tentativo di colpo di Stato fallito lo scorso luglio. Molte le storie, a questo proposito. Tra queste, quella di Zehra Doğan, pittrice e giornalista, accusata di avere legami con il gruppo militante che lottò per i diritti dei curdi. Le prove? La sua arte. Ma l’artista non è l’unica vittima dell’atroce periodo post golpe: sono tre le agenzie di stampa che sono state chiuse, sedici i canali televisivi, quarantacinque i giornali, quindici le riviste e ben quarantasette i giornalisti arrestati.
LA LETTERA
La lettera è stata scritta in collaborazione con il Berlin Artist Program, il Berlin Festival, the Börsenverein des Deutschen Buchhandels, il Deutsches Theater, il Frankfurt Book Fair, HAU Hebbel am Ufer, il Hauptstadtkulturfonds, il House of World Cultures, il Internationale Literaturfestival Berlin, Kulturforum Türkei Deutschland e il Maxim Gorki Theater. Le istituzioni, come riporta Artforum, chiedono al governo tedesco di usare tutti i mezzi diplomatici necessari per ottenere l’immediata liberazione degli operatori culturali incarcerati. “Noi continueremo a dimostrare la nostra solidarietà con i carcerati e perseguitati per mezzo di appelli, progetti artistici e dibattiti di politica culturale”, afferma la lettera. “Esortiamo il governo federale a contrastare il più rapidamente possibile questa devastante situazione in Turchia con l’esercizio di un’alta pressione politica“. Una petizione online ospitata da change.org sta inoltre sollecitando Merkel a lottare per la libertà di espressione in Turchia, paese da sempre legato a doppio filo con la Germania per la presenza di una importante comunità turca nel Paese, ed è stata organizzata da German Publishers e Booksellers Association, PEN Centre Germany e Reporters Without Borders in Germania. Attualmente conta più di 109mila firme.
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