Un messaggio digitale al posto di un graffito sul muro. Così Firenze risolve la piaga degli atti vandalici sui monumenti

In otto mesi sui muri interni del Campanile di Giotto a Firenze solo nove graffiti, mentre le scritte digitali sono state oltre 15mila. Ora le postazioni della app Autography arrivano anche sulla Cupola del Brunelleschi

Questo spostamento dal reale al digitale è il primo caso di sensibilizzazione contro i graffiti che promuove i graffiti stessi, ma in una nuova dimensione, quella del digitale”: questo dice Alice Filipponi, social media manager dell’Opera del Duomo, a proposito del grande successo di Autography, a otto mesi dall’introduzione del progetto contro gli atti vandalici ai monumenti del Duomo di Firenze. Grazie a questa app, che permette di lasciare un segno virtuale su un monumento, con la possibilità di entrare a far parte dell’archivio storico dell’Opera di Santa Maria del Fiore, gli atti vandalici sugli interni del Campanile di Giotto si sono limitati in questo periodo a soli nove graffiti, subito rimossi dai restauratori dell’Opera. Mentre i visitatori hanno lasciato sulle postazioni digitali di Autography ben 15.484 scritte che, oltre ad essere consultabili su un’apposita sezione del sito dell’Opera, sono state raccolte in un primo volume, anch’esso consultabile presso l’Archivio dell’Opera. Il buon esito di questo strumento digitale è una combinazione di più fattori, come spiega il presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Franco Lucchesi: “un ottimo stato di conservazione del monumento è il primo deterrente, abbiamo visto che la gente sporca meno facilmente dove è pulito. Secondo, se qualcuno fa un graffito, noi lo rimuoviamo subito, quindi assicuriamo una manutenzione costante. Terzo, ma non ultimo, la possibilità di lasciare un messaggio digitale che, a differenza di quello sui muri, l’Opera conserverà nei secoli. La maggior parte di chi fa i graffiti pensa di lasciare qualcosa che duri nel tempo, sui nostri monumenti è possibile farlo solo virtualmente”.

SCRITTE SCARICATE, CATALOGATE E CONSERVATE
Ora, dopo il Campanile di Giotto, per Autography è la volta della Cupola del Brunelleschi: così come fatto per il campanile, gli interni e la base della lanterna della Cupola, deturpati da scritte e graffiti presenti sui vari tipi di supporto, saranno oggetto di un importante lavoro di pulitura e manutenzione generale che finirà a febbraio del prossimo anno. Per due settimane, fino al 4 dicembre 2016 e dal 23 gennaio al 3 febbraio 2017, la Cupola rimarrà chiusa al pubblico per permettere i lavori; a seguire saranno installate le postazioni di Autography che, grazie all’applicazione creata appositamente, permetteranno ai visitatori di lasciare un messaggio digitale al posto di un graffito. A differenza delle scritte sui muri, che saranno cancellate in breve tempo, quelle digitali saranno scaricate, catalogate e conservate nell’Archivio storico dell’Opera di Santa Maria del Fiore, dove sono custoditi i documenti di sette secoli di vita dell’Opera: le persone che utilizzeranno questa app potranno, così, ricercare il proprio messaggio sull’apposita sezione del sito. Ma ecco, intanto, un assaggio di graffiti digitali nella nostra fotogallery…

http://autography.operaduomo.firenze.it/

 

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Redazione

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