Da Partisans a Yoko Ono, il mondo della cultura alle prese con Trump. Intanto circola un divertente omaggio a Obama
Il collettivo di architetti immagina la Casa Bianca della nuova famiglia presidenziale, mentre Yoko Ono emette un solo, lungo lamento. Ma non mancano gli omaggi al presidente uscente, tra cui quello sentito del fotografo che l’ha accompagnato per anni, Peter Souza
Ancora molte sono le reazioni dell’America alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi che hanno sconvolto il mondo. C’è chi, ad esempio, la prende con filosofia e ci gioca sopra. Come il collettivo di architetti Partisans, movimento di pensatori, progettisti e appassionati “devoti”, si legge nello statement, “ad una sola causa: realizzare un design intelligente, brillante e provocatorio”. E sicuramente non sono stati da meno i quindici aderenti quando hanno immaginato le “modifiche” che la nuova famiglia presidenziale potrebbe apportare alla Casa Bianca, ridisegnandola con la sommità del Taj Mahal o della Trump Tower, o ancora come un Casinò che sembrerebbe uscito dai fumetti Marvel con un’aquila reale che ghermisce un cittadino indifeso. Meno rilassata, ma ugualmente irriverente è Yoko Ono, che in un post su Twitter esprime il suo pensiero non con le parole, ma con un file audio in cui l’artista giapponese, lady Lennon e grande promotrice di pace, lancia un lungo lamento.
L’OMAGGIO A OBAMA
Non mancano tuttavia anche gli omaggi al presidente uscente, che per anni ha influenzato l’immaginario culturale collettivo e che toccano l’acme con la bella fotogallery concepita da Peter Souza, fotografo ufficiale della Casa Bianca, che rende noti i suoi scatti preferiti della famiglia Obama. Souza, che per anni ha seguito Barack, nella vita di tutti i giorni, negli appuntamenti istituzionali, nei momenti più teneri, ha saputo catturare con sguardo sapiente la freschezza e l’immediatezza della comunicazione adottata dalla famiglia Presidenziale. Ora vediamo Barack e Michelle, la first lady, che danzano insieme guardandosi negli occhi, ora il primo presidente di colore si fa tirare i capelli da un bimbo in visita alla Casa Bianca. Immagini che hanno fatto il giro del mondo, conquistandolo e che rimarranno per sempre nel pensiero collettivo come pietre miliari di un nuovo modo di raccontare la politica. Riuscirà anche Trump a raggiungere questo traguardo?
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