Rinascita Prato. Arte contemporanea e archeologia industriale. Nuova vita per l’Ex Anonima Calamai di Pier Luigi Nervi
Lo stabilimento del lanificio di San Paolo progettato per Brunetto Calamai, una delle testimonianze della storia produttiva della città toscana sarà eccezionalmente visibile grazie alla seconda edizione del format TAI - Tuscan Art Industry, curato da Studio Corte 17
L’anno d’oro di Prato, agli onori delle cronache culturali grazie all’apertura del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci – rimodellato dall’ampliamento di Maurice Nio -, al concorso di progettazione del Parco Centrale di Prato – assegnato a Paolo Brescia e Michel Desvigne – e a decine di altre iniziative, prosegue anche nelle settimane conclusive del 2016. Nell’arco della giornata di sabato 26 novembre, infatti, troverà compimento la seconda edizione del progetto annuale curato dall’associazione Studio Corte 17, guidata dall’artista Chiara Bettazzi. Dopo l’esordio nella ex Fabbrica Lucchesi, questo laboratorio artistico che promuove una riconversione produttiva dei siti di archeologia industriale dell’Ottocento e del Novecento toscano, si rinnova attraverso la residenza dell’artista francese Rebecca Digne – vincitrice del VISIO Young Talent Acquisition Prize in Italia e del Talent Contemporain della Fondation Schneider in Francia – e un denso programma di eventi.
UNA FABBRICA PRESSOCHÉ INALTERATA
Collocato nel territorio di confine tra il Macrolottozero, l’area del vecchio ospedale e la zona di via Genova, lo stabilimento del lanificio di San Paolo progettato da Pier Luigi Nervi per Brunetto Calamai costituisce un’eccezione nel panorama cittadino pratese, in particolare per i distintivi aspetti costruttivi. Con le sua spazialità, oltre a Digne, saranno chiamati a misurarsi anche altri artisti, come nel caso dell’intervento di SC17: un’azione collettiva, ad opera di diversi soggetti che lavorano nel campo dei linguaggi contemporanei, che impiegando esclusivamente materiale di recupero all’interno della fabbrica pressoché inalterata, daranno evidenza al suo potenziale scenografico. Sviluppato con il contributo del Comune di Prato e con altri partner, TAI – Tuscan Art Industry è parte della rete MacroLottoZero – SC17/Dryphoto/Kinkaleri, un lavoro coordinato e puntuale concepito per una specifica porzione del territorio pratese legato al Progetto regionale Toscanaincontemporanea2016.
– Valentina Silvestrini
www.tuscanartindustry.com
www.sc17.it
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