“Si chiama Stanza, e richiama il senso che questa parola assume nel Medioevo, da Dante in poi. Un luogo ibrido, la stanza: che è privato, ovvero il luogo del poeta, del mistico, del monaco, che elabora nella solitudine, dialogando con l’anima, con sé stesso, con l’assoluto. Ma la stanza diventa anche il nome della forma della poesia, le Stanze, e quindi diventa una cosa pubblica, il frutto di questo dialogo con la solitudine”. Con poche battute, l’ideatore Beppe Sebaste entra direttamente nel cuore de La Stanza, un luogo per le arti, un laboratorio di pratiche e linguaggi, un luogo di creazione, ma anche di ricerca e di raccoglimento, di felicità, di pellegrinaggio, come si definisce, che si inaugura a Narni, nel cuore di quell’Umbria storicamente vocata alla lentezza, alla riflessione, allo spirito. Lui è uno scrittore sempre alla ricerca del dialogo, della condivisione, dell’incontro: e si imbarca in questa nuova impresa assieme ad un gruppo di amici e collaboratori, fra cui Roberta Boccacci, Emanuela Manini, Silvia Bordini. Quattro volte l’anno, per la durata di una stagione, viene scelto un tema che artisti, poeti, scrittori, video-maker, filosofi sono invitati a esplorare e sviluppare in diverse direzioni. Nel corso dell’evento stagionale si susseguono esposizioni collettive e personali, letture, laboratori, seminari, performance, concerti, giochi, proiezioni di film e altre iniziative pertinenti.
CI SONO CIELI DAPPERTUTTO
“Un luogo per le arti, la Stanza, che non ha in programma soltanto delle mostre, ma molti altri interventi legati alla creatività: e si inaugura con un progetto espositivo dedicato proprio al concetto di stanza, interpretato da diversi artisti”, precisa ad Artribune. E l’inaugurazione, nei giorni 18 e 19 novembre, arriva con un duplice evento. Una mostra collettiva dal titolo Stanze – Ci sono cieli dappertutto, con artisti come Andrea Aquilanti, Gianni Dessì, Stefano Di Stasio, Mariana Ferratto, Paola Gandolfi, Luigi Ghirri, Giulio Paolini, Marco Tirelli. E poi un reading di poesie di scrittori e i poeti come Brunella Antomarini, Carlo Bordini, Maria Grazia Calandrone, Sandra Petrignani, e lo stesso Sebaste. “Perché Narni?”, racconta ancora il promotore. “Perché è capitato: avevo una lunga frequentazione con Narni, c’è una comunità che si chiama Le forme dell’anima con cui sono amico, e mi è successo di trovare questo spazio che aveva bisogno di me per essere ripristinato nella sua vera forma, con capriate, arcate, volte, lesene, capitelli…”.
Inaugurazione: venerdì 18 novembre 2016 – ore 18
Reading replicato sabato 19 novembre – ore 12.
Stanza
Via del Campanile 13 – Narni (Tr)
[email protected]
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