Torino Updates: ecco le immagini di Operae, la fiera del design indipendente di Palazzo Cisterna
ra gli oggetti esposti un surf fatto di microrganismi marini, un kit per permettere alle donne di coltivare le proprie parti intime, una saponetta per mondare da azioni impure
Nei giorni scorsi ve la facevamo raccontare dalla curatrice Annalisa Rosso, oggi – per chi non è riuscito a passarci di persona – ve la facciamo vedere: parliamo di Operae, la fiera del design indipendente di scena a Torino al grido del motto Be Brave. Sebbene la comunicazione visiva della rassegna rievocasse modalità promozionali e colori da convention americana, l’austero Palazzo Cisterna, poco distante rispetto alla sede dell’edizione passata, ospitava una selezione di 33 progettisti internazionali selezionati tra i tanti che hanno risposto alla chiamata di Designing the future. Eterogenei per background formativo, provenienze (arrivati da Italia, Paesi Bassi, Francia, Belgio, Taiwan, Russia, Giappone, Regno Unito), approccio alla ricerca, estetica, finalità. In comune, l’indipendenza con cui hanno sviluppato i progetti presentati, agendo su diverse frontiere del design contemporaneo: dal rapporto con l’artigianato, alla collaborazione con altre discipline (soprattutto scientifiche), fino all’esplorazione sempre più radicale con materiali vecchi e nuovi. Fra gli oggetti e progetti in mostra anche alcune cose attivatrici dell’immaginario come un surf fatto di microrganismi marini, un kit per permettere alle donne di coltivare le proprie parti intime, una saponetta per mondare da azioni impure, tessuti per veri entomologi e profumi per ogni ambiente della casa…
– Ginevra Bria
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